Posts written by birillino8

view post Posted: 30/7/2009, 20:15 Curarsi con le Erbe e le Piante - Cure Alternative

Rabarbaro alpino
(Rumex alpinus)


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LA DROGA: Il rizoma.
QUANDO SI RACCOGLIE: Il rizoma si raccoglie in autunno scavandolo con una zappa; si lava per togliere la terra, si eliminano le radichette e si seziona in dischi o in pezzi per facilitare l' essicamento.
PROPRIETÀ: Lassative, diuretiche, depurative, coleretiche.
PRINCIPI ATTIVI: Acido crisofanico, isometilantrachinone.


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COME SI USA LA DROGA
Il Rabarbaro alpino ha all' incirca le stesse caratteristiche e proprietà del famoso Rabarbaro cinese; il rizoma, che ne costituisce la droga, ha principalmente proprietà lassative, depurative, diuretiche e coleretiche, cui si associano quelle
amaro - toniche e digestive.
L' attività più sfruttata è quella che regola le funzioni intestinali. Tale azione è dovuta alla presenza di sostanze antrachinoniche, le stesse che si trovano nelle più importanti specie lassative, e cioè Rabarbaro cinese, Frangola, Cascara e Senna.
Secondo la tradizione popolare si utilizza, piuttosto che il decotto, direttamente la droga finemente polverizzata.
Per il suo contenuto di ossalati il Rabarbaro alpino è consigliabile ai sofferenti di reni e alle persone predisposte o affette da calcoli.


USO INTERNO
Il rizoma: Per regolare le funzioni intestinali.

Polvere: 2 - 3 grammi (in acqua o in un ostia)

Decotto: 2 grammi in 100 ml di acqua. Una - due tazze al giorno.

Avvertenza: La quantità di droga va regolata secondo la sensibilità individuale.

view post Posted: 30/7/2009, 20:11 I FIORI DI BACH - Cure Alternative

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Red Chestnut



RED CHESTNUT, Ippocastano rosso, Aesculus carnea, e' il fiore indicato per chi ha una paura ed una preoccupazione eccessiva per i propri familiari, le persone che ama, in genere 챔 la persona che tende a trascurare s챕 stessa, anticipa i problemi e teme che possa accadere qualcosa di spiacevole o una disgrazia ai propri cari, tende a proiettare sugli altri la propria ansia, la persona 챔 indebolita da questo tormento interiore, e fa vivere anche l'altro in questa cappa negativa, fino ad attrarre eventi funesti, la persona e' talmente iperprotettiva che tende a soffocare di attenzioni e di raccomandazioni l'altro, creando tensione, tende ad interferire nella vita dei propri cari, ossessionandoli con le proprie paure e le proprie esortazioni alla prudenza,

POSSIBILI SINTOMI, ansia, mal di testa, disturbi nervosi, crampi di stomaco, abuso da tabacco, disturbi respiratori ,in soggetto apprensivo ed asmatico, tachicardia, ipertensione, palpitazioni, nevrosi cardiaca, gastralgia, colon irritabile da apprensione con episodi di diarrea o di stitichezza, apatia, amenorrea, anemia, stanchezza cronica, lombalgie, periartrite.

AZIONE DI RED CHESTNUT, permette di controllare l'ansia e di avere pensieri positivi, che vengono irradiati anche alle persone amate, i pensieri negativi vengono depurati, l’iperprotettivita' diventa più misurata e razionale
view post Posted: 30/7/2009, 20:06 Aromaterapia - Cure Alternative

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ROSMARINO
ROSMARINO (Rosmarinus officinalis L.) Fam. Labiate

Arbusto cespuglioso sempreverde, molto ramificato. Pianta spontanea della regione mediterranea, coltivata negli orti. La droga è costituita dalle foglie e dalle sommità fiorite. Trova indicazioni nelle debolezze, nel sovraffaticamento fisico, nella perdita di memoria, nell'emicrania, nell'ipotensione, nelle turbe cardiache e nervose, nel linfatismo, nelle infezioni intestinali. Viene utilizzato inoltre nella digestione lenta, nelle gastralgie e per le sue proprietà colagoghe trova indicazioni nelle infezioni intestinali. Viene utilizzato inoltre nella digestione lenta, nelle gastralgie e nelle colecistiti croniche.

Oltre alle sue importanti azioni epato-biliari (epatiti, itteri, azotemia, epatomegalie, cirrosi) 챔 un potente depuratore diuretico, prezioso per trattare affezioni reumatiche e gotta.

Principali costituenti: Pinene, Canfene, Cineolo, Borneolo.

Modo di impiego: 3-5 gocce diluite, pi첫 volte al d챙. In dosi elevate provoca convulsioni o spasmi.

Uso esterno: massaggi e frizioni alcolici o oleosi in tutti i tipi di dolori. Viene usato nel trattamento delle piaghe o delle affezioni della pelle. Va sempre diluito al 2% in olio d'oliva, mandorle dolci o in soluzione idroalcolica.

view post Posted: 30/7/2009, 19:57 Ipertensione arteriosa - Sapere e Salute

L'ipertensione



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L’ipertensione arteriosa è una tra le malattie più diffuse nei paesi industrializzati. Colpisce infatti circa il 20% della popolazione adulta e rappresenta uno dei maggiori problemi clinici dei tempi moderni.

In Italia più di 10 milioni di persone soffrono di ipertensione e circa la metà di queste ignora di avere la pressione alta. Molte volte infatti chi è iperteso scopre di esserlo durante una visita medica di controllo, ignorando la presenza della malattia per diversi anni.

Tra coloro che sanno di essere ipertesi solo il 25 % riesce a tenere la malattia sotto controllo e a riportare la propria pressione nella norma.

Non sempre per un medico è facile decidere quando occorre intervenire farmacologicamente. Grande importanza riveste l’adesione o meno del malato alla terapia.

Che cos'è l'ipertensione?
Si definisce ipertensione arteriosa uno stato costante e non occasionale in cui la pressione arteriosa è elevata rispetto a standard fisiologici considerati normali.


Una persona è ipertesa, o ha la pressione alta, quando:

la pressione arteriosa minima (ipertensione diastolica) supera "costantemente" il valore di 90 mm/Hg
la pressione massima (ipertensione sistolica) supera "costantemente" il valore di 140 mm/Hg



L'aggettivo costante è fondamentale, dato che durante la giornata la pressione può subire delle variazioni transitorie legate a numerosissimi fattori, tra i quali ricordiamo:

- ora del giorno: (la pressione è leggermente più alta al mattino e nel tardo pomeriggio, vedi: cronobiologia)

- attività fisica (la pressione cardiaca aumenta in relazione al tipo e all'intensità dell'esercizio fisico)

- stato emotivo (intense emozioni, stress e persino l'ansia per il risultato della visita medica possono aumentare temporaneamente la pressione)

- la pressione viene influenzata in maniera costante da altri fattori, tra i quali un ruolo particolare è ricoperto dall'età.

Pertanto se durante una visita medica si rileva una pressione elevata non si può automaticamente parlare di ipertensione. L'eccesso pressorio va in questi casi interpretato come un campanello d’allarme che impone ulteriori accertamenti e misurazioni più frequenti.



I medici distinguono due tipi di ipertensione arteriosa, una detta "essenziale" ed un’altra denominata "secondaria".

Ipertensione essenziale: tale termine viene utilizzato per indicare un tipo particolare di ipertensione di cui non si conoscono ancora a fondo le cause. Si parla in questo caso di patologia idiopatica e multifattoriale.

Tra i possibili fattori alla base della patologia i più importanti sono la famigliarità (influenza genetica), le abitudini alimentari, il sovrappeso, la sedentarietà ed eventuali squilibri ormonali.

L'ipertensione essenziale rappresenta la forma di ipertensione più diffusa in età adulta e anziana (circa il 95% dei casi).



Ipertensione secondaria: rientrano in tale definizione tutte quelle forme di ipertensione secondarie a patologie ben definite, come le malattie renali o cardiache. E' poco diffusa e rappresenta soltanto il 5 per cento dei casi.

Ulteriori forme particolari, ma estremamente poco diffuse, sono l'ipertensione labile (pressione nella norma, ma con sbalzi improvvisi), l'ipertensione sistolica pura (aumento al di sopra dei valori normali della sola pressione massima) e l'pertensione diastolica pura (l'incremento interessa soltanto la pressione minima).

Età e ipertensione
Un tempo si pensava che l'ipertensione fosse una malattia legata all'invecchiamento. A conferma di ciò la pressione massima ideale veniva calcolata addizionando a 100 la propria età espressa in anni.

Oggi l ’età non giustifica più l’ipertensione. Se un leggero incremento (10-20 mmHg) è tuttosommato accetabile, altrettanto non si può dire per valori maggiori. In altri termini, aumentare la propria pressione cardiaca con l'invecchiamento non è più una cosa inevitabile.

D'altro canto si è visto che l'ipertensione non risparmia nemmeno i giovani ed i giovanissimi. Il dilagare di questa patologia tra bambini e ragazzi nei paesi industrializzati fa temere, per il futuro, una vera e propria epidemia di adulti ipertesi.



L'INFANZIA

Durante l'arco della vita compaiono dei fisiologici cambiamenti nei valori di pressione. Alla nascita tali valori si attestano intorno a 70/40 mmHg (dove 70 è la pressione massima o sistolica e 40 è la pressione minima o diastolica). Durante l'infanzia tali valori tendono a salire fino a raggiungere il valore standard di 120/80mmHg intorno al diciottesimo anno di età.

Il pediatra è perfettamente in grado di stabilire la normalità dei valori pressori facendo riferimento a dei dati standard calibrati in base ai percentili di crescita.

Nei bambini, al contrario degli adulti, nell’80-90% dei casi l’ipertensione è secondaria cioè legata a fattori ormonali, renali o ad anomalie cardiache.

Se il valore di pressione, pur rimanendo nella norma, è leggermente più alto del normale, il bambino ha una maggiore probabilità di diventare un adulto iperteso. L'imputato principale è in questo caso il sovrappeso, quasi sempre dovuto al pericoloso binomio tra alimentazione scorretta e mancanza di attività fisica. A tal proposito i dati riferiti alla popolazione italiana sono a dir poco allarmanti, tanto che si stima che circa il 25-30% dei bambini in sovrappeso soffra di ipertensione più o meno severa.

Il numero sempre maggiore di ragazzini obesi e in sovrappeso fa temere, per i prossimi 15-20 anni, una vera e propria epidemia di malattie cardiovascolari. I bambini grassi rispetto ai coetanei normpeso hanno infatti un'elevata probabilità di diventare ipertesi ed obesi in età post adolescenziale.

Per tutti questi motivi è molto importante stabilire un dialogo con il pediatria, che aiuterà la famiglia a rivalutare le abitudini alimentari tramite una corretta informazione alimentare.

Non va inoltre dimenticato il ruolo importantissimo dell'attività fisica che rappresenta senza dubbio il modo migliore per prendersi cura della salute psicofisica del proprio figlio. Non dimentichiamo infatti che il sovrappeso ha anche importanti ripercussioni psicologiche, soprattutto in una società che tende a valorizzare sempre più i "corpi di serie A", deridendo e sbefecciando quelli appartenenti alle serie minori.


Fonte
view post Posted: 29/7/2009, 21:52 Ipertensione arteriosa - Sapere e Salute

L'ipertensione, le cause ed i sintomi



Ipertensione: le cause di origine
Nella maggior parte dei casi (90%) non è facile stabilire con certezza le reali cause all'origine della patologia ipertensiva. Per questo motivo si parla di un insieme di fattori predisponenti, che nel loro insieme, favoriscono la comparsa della malattia.

Sulle cause dell'ipertensione arteriosa essenziale si possono dunque fare soltanto delle ipotesi. Certamente hanno importanza fattori come:

aumentato tono del sistema nervoso simpatico

diminuita capacità del rene ad eliminare sodio

fattori genetici

alimentari

condizioni di stress sociale

sedentarietà

invecchiamento



L'ipertensione secondaria, ovvero quella forma di ipertensione che insorge come conseguenza di altre malattie, ha invece delle cause di origine ben defintie. Questa patologia che rappresenta soltanto il 5-10% di tutti i casi di ipertensione può essere causata da:

Nefropatia parenchimale bilaterale (glomerulonefrite o pielonefrite cronica, malattia policistica del rene ecc.)

Malattia reno-vascolare (occlusione di un’arteria renale)

Coartazione dell’aorta

ENDOCRINA

Feocromocitoma

Sindrome di Cushing

Iperaldosteronismo primario

Ipertiroidismo

IATROGENA

Amine simpaticomimetiche (usate per terapia raffreddore)

Cortisone

Ciclosporina

FANS

I soggetti a rischio
FATTORI GENETICI

L’ereditarietà o famigliarità della patologia influisce per circa il 30% sulla possibilità d'insorgenza dell’ipertensione. Per questo motivo un soggetto che ha dei famigliari ipertesi, avrà un maggior rischio (ma non la certezza assoluta) di sviluppare la malattia. In questi casi è molto importante seguire scrupolosamente le regole di prevenzione primaria, per allontanare il più possibile l'eventuale comparsa della patologia.

La razza nera va incontro all'ipertensione più frequentemente di quella caucasica, probabilmente a causa di un particolare gene che codifica per un enzima chiamato ACE. E' altresì interessante norare come i neri americani presentino un'incidenza di ipertensione superiore ai neri d'Africa probabilmente a causa dello stile di vita predisponente (fumo, obesità, sedentarietà, alcol ecc.).



BAMBINI

I bambini soprappeso rispetto ai normopeso hanno un'elevata probabilità di diventare ipertesi ed obesi in età postadolescenziale. Per questo motivo la prevenzione deve cominciare già in giovane età, avviando il ragazzino alla pratica sportiva e controllandone le abitudini alimentari. Nei bambini nell’80-90% dei casi l’ipertensione è secondaria cioè legata a fattori ormonali, renali o ad anomalie cardiache.



ANZIANI

Il binomio tra terza età ed ipertensione, anche se molto diffuso nella popolazione, non è più considerato come un evento inevitabile ed innocuo. Se un lieve aumento di pressione massima, compreso tra i 10 ed i 20 mmHg, è tutto sommato tollerato, altrettanto non si può dire per valori pressori superiori.



UOMINI E DONNE ADULTI

Nella persona anziana l'ipertensione è legata soprattutto ad un aumento della pressione massima o sistolica, mentre nella fascia di età compresa tra i 20 ed i 50-55 anni si registra solitamente un aumento sia della massima che della minima.

L’uomo ha un rischio elevato di sviluppare la malattia intorno ai 30-40 anni. Nelle donne tale rischio, inferiore fino alla menopausa, arriva dopo i 45-50 anni fino al 50% per poi aumentare ulteriormente dopo i 65 anni.



DIETA E SOVRAPPESO

La dieta ideale rivolta alla prevenzione e/o alla cura dell'ipertensione ha come obiettivi principali il calo ponderale e la restrizione di sodio ed alcol. Nello stadio iniziale della malattia, denominato pre-ipertensione, molto spesso la semplice correzione delle abitudini dietetiche è sufficiente a diminuire i valori pressori. D'altra parte è stato dimostrato che, in generale, ogni kg perso riduce di 1mmHg la pressione sia massima che minima. Per questo motivo si consiglia di seguire una dieta ricca di fibre e povera di grassi, abbinandola se possibile ad un po' di attività fisica.



SEDENTARIETÀ:

La ridotta attività fisica tra questi è probabilmente il più importante fattore di rischio. Si veda a tal proposito l'articolo: ipertensione e sport



FUMO ED ABUSO DI ALCOL

Il fumo di sigaretta è un potente vasocostrittore, riduce l'ossigenazione dei tessuti e facilita la formazione di placche aterosclerotiche. L'alcol, a piccole dosi ha invece un effetto benefico grazie alle sue proprietà vasodilatatrici. Inutile ricordare gli effetti negativi di questa sostanza quando viene assunta a dosi elevate, per approfondire: alcol e sport, binomio perdente.



STRESS

in molti casi lo stress psichico influisce a tal punto sulla comparsa dell'ipertensione da essere considerato il principale fattore causale. Tra le condizioni più a rischio vi sono: collera trattenuta, arrabbiature, intense emozioni, responsabilità lavorative o eccessivo impegno nello studio e/o nel lavoro.

view post Posted: 29/7/2009, 13:08 Ipertensione arteriosa - Sapere e Salute

Scoperti nuovi tipi di ipertensione


A disegnare la nuova mappa del primo fattore di rischio cardiovascolare è una ricerca italiana.


29/07/2009
h.12.00

C’ è quella dell’ impiegato frustrato e c’ è quella da crisi economica. Ma ci sono anche quelle da pokerista, da esaminando, da amante insicuro, da automobilista, da tifoso e da fumatore. Sono le forme di ipertensione del Duemila: picchi di pressione alta legati allo stress di un momento, ma che alla lunga possono creare seri problemi di salute.
A disegnare la nuova ‘cartina geografica’ del primo fattore di rischio cardiovascolare è una ricerca coordinata da Giuseppe Mancia, presidente del congresso annuale della Società europea dell’ ipertensione.

L'IDENTIKIT DELL'IPERTESO - Lo studio - spiega una nota - è stato condotto su pazienti sottoposti a un controllo della pressione arteriosa nelle 24 ore, attraverso uno strumento di registrazione ad hoc da indossare (holter pressorio). Andando a leggere i diari in cui i pazienti dovevano annotare cosa stessero facendo in quel preciso momento della giornata di rilevazione, Mancia e colleghi hanno valutato il rapporto fra picchi pressori e determinate situazioni. Risultato finale: la pressione arteriosa schizza alle stelle in almeno 7 tipologie di persone. Sette identikit dell’ iperteso ’spot’.
1) Impiegato affaticato e non gratificato.
2) Giocatore di poker con un buon punto in mano.
3) Studente nel momento in cui comincia un esame, soprattutto universitario.
4) Amante in preda ad ansia da prestazione.
5) Automobilista in autostrada in fase di sorpasso.
6) Tifoso, specie quello davanti alla tv. In particolare, la sequenza dei calci di rigore viene definita “micidiale” per i suoi effetti sulla pressione.
7) Fumatore, perché il tabacco fa salire la pressione.

PRESSIONE SISTOLICA E DISTOLICA - “Alla base di tutto c’ è lo stress che fa alzare la pressione sistolica (massima) e distolica (minima) di 6/7 mmHg - sottolineano Mancia e Guido Grassi, dell’ università degli Studi di Milano-Bicocca, ospedale San Gerardo di Monza - Sono picchi momentanei, ma a lungo andare possono creare problemi“, precisano gli specialisti. Per questo, aggiungono, “bisogna fare in modo, nei limiti del possibile, di evitare situazioni stressanti“.
Secondo gli esperti, “l’ innalzamento dei valori pressori nelle persone attanagliate dalla crisi merita un discorso a parte e deve far riflettere, perché non è limitata a un singolo e momentaneo episodio, ma si protrae nel tempo“. Non solo. L’ effetto crisi sulla pressione “è una realtà trasversale” che colpisce “uomini e donne, operai e impiegati“, fino ai “manager”.

STRESS E IPERTENSIONE ARTERIOSA - Grassi - che durante il meeting milanese riceverà il Folkow Award per le sue ricerche sul sistema nervoso simpatico nell’ ipertensione - ricorda come lo stress psico-fisico rientri, “assieme ad altri aspetti comportamentali e alle abitudini dietetiche, nel novero dei numerosi fattori che oggi si ritengono coinvolti nella genesi e nel mantenimento dell’ ipertensione arteriosa.
La proficua gestione di tali fattori conferirebbe importanti vantaggi a livello sia individuale sia di popolazione, ma paradossalmente essa risulta molto difficile da potenziare e, soprattutto, da mantenere nel tempo“, evidenzia.

GLI STUDI SULL'IPERTENSIONE ARTERIOSA - Lo stretta relazione fra condizioni stressanti e aumento della pressione, prosegue, “è stata ribadita dai risultati di una metanalisi di 125 studi, che ha evidenziato come questo effetto, pur decrescendo nel tempo, sia sempre particolarmente evidente negli emigranti meglio integrati nella cultura locale.
Anche lo stress da impegni di lavoro influenza sfavorevolmente il controllo della pressione arteriosa: il lavoro che impone forti richieste e scarsa possibilità decisionale sembrerebbe responsabile di un incremento della pressione sistolica e diastolica di 6/7 mmHg, particolarmente nel caso in cui la pressione sia misurata sul posto di lavoro.
Per questo motivo è stato suggerito che un programma di gestione dello stress sul posto di lavoro possa essere utile per la prevenzione dell’ipertensione. Analogamente, è stato proposto il trattamento dell’ipertensione attraverso tecniche di biofeedback o altre tecniche di gestione dello stress“.

IPERTENSIONE E STILE DI VITA - Tuttavia, ammette l’ esperto, “l’ impiego di queste tecniche non ha fornito risultati conclusivi.
I risultati degli studi d’ intervento sono controversi. Nonostante l’ allettante ipotesi secondo cui, specie nei Paesi occidentali, fattori psicologici intensi come lo stress lavorativo, ma anche più in generale ansia o depressione, potevano svolgere un ruolo causale nell’ ipertensione arteriosa, da una recente interpretazione dei dati disponibili sembra emergere che questi fattori possano al più contribuire in qualche modo alla genesi della malattia coronarica, attraverso meccanismi per lo più indipendenti dall’ aumento pressorio“, puntualizza lo specialista.

IPERTENSIONE E RUMORE AMBIENTALE - “Un ulteriore aspetto che merita di essere menzionato - dice Grassi - riguarda la relazione recentemente riportata tra ipertensione arteriosa e stress da esposizione cronica al rumore ambientale.
Pur con difficoltà metodologiche legate alla presenza di numerosi fattori confondenti difficilmente evitabili - fa notare il medico - esistono infatti evidenze a favore di tale relazione in soggetti esposti a rumore sia occupazionale sia aeroportuale, con un rischio relativo rispetto ai soggetti non esposti pari a un aumento di 1,2 per 5 decibel d’ intensità di rumore ambientale“.
Nel loro insieme, riflette Grassi, “queste considerazioni rappresentano un ulteriore elemento di riflessione sull’ importanza di un intervento globale, inteso come modificazione complessiva dello stile di vita, ai fini della terapia dell’ ipertensione e della prevenzione cardiovascolare“, conclude.




Fonte



view post Posted: 27/7/2009, 21:54 Ipertensione arteriosa - Sapere e Salute
Cos’è la pressione arteriosa?
La pressione arteriosa è la pressione del sangue esercitata dal cuore sulla parete delle arterie durante le fasi di attività cardiaca, rappresentate dalla contrazione del ventricolo sinistro (sistole) e dal suo rilassamento (diastole). In fase sistolica si rileva il valore massimo di pressione (pressione sistolica o massima), mentre in diastole il valore minimo (pressione diastolica o minima).

Cosa si intende per ipertensione arteriosa?
Si intende una pressione sanguigna più alta del normale; il cuore deve faticare di più per spingere il sangue in circolo e, a lungo andare, questo stato porta al danneggiamento dei vasi arteriosi, a cominciare dalle arteriole più piccole, soprattutto dei reni e degli occhi.
Partendo dal presupposto che la pressione aumenta con l’età, subisce variazioni durante la giornata, durante uno sforzo o un’emozione, è importante comunque definire un limite tra “normale” e “patologico”.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, al fine di uniformare i protocolli diagnostici e terapeutici, ha stabilito, nel 1999 una classificazione dei livelli di pressione arteriosa, che la Società Europea dell'Ipertensione e la Società Europea di Cardiologia hanno recentemente ridefinito nelle nuove linee guida europee:

Pressione arteriosa Sistolica Diastolica
Ottimale < 120 < 80
Normale 120-129 80-84
Normale-Alta 130-139 85-89
Ipertensione grado 1 (lieve) 140-159 90-99
Ipertensione grado 2 (moderata) 160-179 100-109
Ipertensione grado 3 (grave) >180 >110
Ipertensione sistolica isolata >140 >90


Quali sono le cause dell’ipertensione arteriosa?
Solo nel 5% dei casi la causa dell’ipertensione è conosciuta (insufficienza renale cronica, feocromocitoma, stenosi dell’arteria renale, farmaci, sindrome di Conn etc.); si parla, quindi, di ipertensione secondaria, legata, cioè a patologie note. In circa il 95%, invece, non è attribuibile ad alcuna causa identificabile e pertanto viene detta primitiva, idiopatica o essenziale.Conosciamo, però, alcuni fattori predisponenti, in grado di modificare la pressione arteriosa: fattori di tipo genetico, ambientale, legati all’esercizio fisico, alla dieta e allo stress.

Quali sono i disturbi più frequenti?
Non esistono disturbi specifici e molti ipertesi si sentono bene per lungo tempo. Quelli più frequentemente accusati sono: palpitazioni, vertigini, cefalea, nervosismo, stanchezza, ronzii, epistassi (sangue dal naso), disturbi che possono essere tuttavia riscontrati anche in assenza di pressione elevata.

Tutte le persone ipertese, anche se non hanno sintomi, devono essere trattate farmacologicamente?
In linea di massima l’ipertensione arteriosa lieve viene trattata inizialmente senza farmaci. Il primo passo consiste, infatti, nel mettere in atto un corretto stile di vita: ridurre il consumo di sale, caffè o sostanze eccitanti (farmaci, stupefacenti), ridurre il peso corporeo negli obesi, moderare il consumo di vino e caffè, abolire fumo e superalcolici, fare una leggera attività fisica (passeggiate, nuoto, bicicletta) etc. Se con questi accorgimenti non si ottiene alcun risultato è necessaria una terapia di tipo farmacologico, valutata dal medico in base alle caratteristiche del paziente e al rischio cardiovascolare legato, anche, alla presenza di patologie concomitanti; in linea di massima si parte da una monoterapia per passare ad un trattamento combinato con più farmaci.

Quante volte al giorno si deve misurare la pressione?
All’inizio del trattamento antiipertensivo sarà necessario misurare la pressione più volte al giorno, annotando su un diario: data ed ora della misurazione, i farmaci assunti, le situazioni particolari, i sintomi etc.; in seguito sarà sufficiente 2 volte al giorno, la mattina subito dopo alzati e la sera prima di andare a dormire.
Se in seguito alla cura i valori pressori risulteranno nella norma, sarà sufficiente misurare la pressione una volta a settimana.

Che cos’è l’ipertensione da “camice bianco”?
In alcuni pazienti la pressione arteriosa è persistentemente elevata in ambulatorio mentre non lo è in altre situazioni ambientali. Questa situazione è generalmente chiamata "ipertensione da camice bianco" (White coat hypertension), benché sia preferibile il termine di "ipertensione da ambulatorio" (Isolated Office Hypertension) poiché essa probabilmente dipende da vari fattori legati all'ambiente dell'ambulatorio e non solo alla misurazione diretta effettuata dal medico. (Fonte: Linee guida 2003 della Società Europea dell’Ipertensione e della Società Europea di Cardiologia per il trattamento dell’ipertensione arteriosa)

Che rapporto c’è tra sale e pressione arteriosa?
Noi mangiamo molto più sale del necessario.
Una dieta ricca di sodio, elemento costituente del sale da cucina, può favorire la comparsa di ipertensione arteriosa. Non a caso nei Paesi dove si consuma più sodio la prevalenza dell'ipertensione arteriosa è più alta. Al contrario la riduzione dell'introito di questo elemento al di sotto dei livelli raccomandati può contribuire a ridurre la pressione anche in maniera significativa o a ritardarne l’insorgenza.

E fra sostanze alcoliche e pressione arteriosa?
Bere un bicchiere di vino al giorno, in genere, non fa male alla salute. L'abuso di alcol, invece, come dimostrano molti studi epidemiologici, è associato ad un incremento della pressione arteriosa in entrambi i sessi e a prescindere dalle differenze razziali.

Quali sono i cibi da evitare in caso di ipertensione arteriosa?
Vanno evitati tutti i cibi contenenti sodio, sotto forma di sale (cloruro di sodio) o di composti quali: glutammato monosodico, nitrato di sodio, bicarbonato di sodio, a cominciare dai cibi pronti, surgelati o in busta, la carne in scatola (tonno, sardine, manzo in gelatina), gli insaccati, i formaggi stagionati (pecorino, parmigiano, gorgonzola etc.), i frutti di mare, i dadi da brodo, le salse pronte, le conserve, i sottaceti e via dicendo.

Il fumo è un fattore di rischio di ipertensione?
Il fumo provoca una vasocostrizione delle arterie con conseguente rialzo dei valori di pressione e a lungo andare aumenta il rischio di patologia coronarica.

Fonte
view post Posted: 27/7/2009, 21:47 I Cristalli - Cure Alternative

Quarzo Ametista





Sistema Cristallino:
Processo Litogenetico:
Classe Minerale:
Colore:
Durezza:
Formula Chimica, composizione:
Maggiori Giacimenti:
trigonale
primario
ossidi, gruppo dei quarzi
varie tonalità del viola
7
SiO2 + (Al, Fe, Ca, Mg, Li, Na)
Brasile, Madagascar,

Uruguay, Russia
EFFETTI SUL CORPO FISICO:

E' particolarmente efficace nell'attenuare dolori e tensioni, in particolare emicranie, ferite, gonfiori. Migliora lo stato fisico in generale. Tonifica e protegge le ghiandole, gli ormoni, e stimola il metabolismo.
Aiuta per le crisi d’epilessia e nel contrastare il diabete. Ha un’azione favorevole contro la bassa tensione, l’anemia e le malattie del sangue.
Favorisce la regolazione della flora batterica intestinale e il riassorbimento dei liquidi.





EFFETTI SULL'EMOTIVITA' PSICHICA:


Concede consolazione, forza, gioia e coraggio. Ideale per superare stati di tristezza (soprattutto da perdite subite).
Protegge dall’insonnia, dalle inquietudini, e dagli incubi. Favorisce l'emergere dei messaggi veicolati dai sogni (si mette l'ametista sotto il cuscino)
Accresce l'intuizione e l'ispirazione. Permette di rilassarsi meglio sotto stress.
Aiuta a rinforzare la volontà e protegge le relazioni spirituali. Facilità l’amicizia e suscita la giustizia. Conferisce serenità ai bambini quando sono arrabbiati. Efficace contro le paure legate alle vertigini o a disturbi oculari e della coordinazione.





EFFETTI SULL'ATTIVITA' MENTALE:

Strimola la consapevolezza, la presenza, la sobrietà, la concentrazione, la lucidità mentale. E' una pietra notevole come supporto alla meditazione.
Dando pi첫 efficacia ai pensieri, aiuta a superare le manie.

Aiuta nelle crisi d’epilessia, isteria, nevrosi d’angoscia, e reazioni mentali anormali.



EFFETTI SULLA SPIRITUALITA':

Stimola la Sensibilità Psichica (3° occhio), l'intuizione, la consapevolezza della dimensione spirituale, aiuta a cogliere i nessi tra le cose, la non casualità, la realtà dell'anima e del suo percorso evolutivo.
Favorisce l'introspezione, risveglia la coscienza etica, l'onestà, il senso di responsabilità e la capacità critica.

POSSIBILITA' D'IMPIEGO - PARTICOLARITA'
Per i problemi del pancreas, e delle malattie del sangue, si può mettere per una notte un'Ametista in un bicchiere d’acqua e berlo di mattino a digiuno.

PULIZIA
L'Ametista può essere scaricata da disarmonie dopo l'uso sotto l’acqua corrente. Ama il Reiki. Tende a perdere il colore se esposto al sole.

TERAPIA
Si può mettere il Quarzo Ametista sotto il cuscino o sul comodino. Si possono mettere svariati geodi (druse) o frammenti di druse in diversi punti della casa. Chi la frequenta potrà percepire influssi positivi sul proprio stato d'animo in virtù dell'elevata emissione energetica.

CHAKRA CORRISPONDENTE
principalmente 6째 (AJNA) e poi 7째 (SAHASRARA)
view post Posted: 27/7/2009, 21:43 Curarsi con le Erbe e le Piante - Cure Alternative

Rapunzia
(Oenothera biennis)


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FAMIGLIA: Onagraceae
NOMI COMUNI: Erba vitella, marovegia zale, maravej d' egett, Enagra, blattaria verginiana, onagra, pestifuga.
LA DROGA: Le sommità fiorite.
QUANDO SI RACCOGLIE: Le sommità fiorite si raccolgono in giugno - luglio, all' inizio della fioritura e prima della fruttificazione, recidendo gli steli 10 - 20 centimetri sotto i fiori.
PROPRIETÀ: Antiinfiammatorie, antispasmodiche, sedative, tossifughe.
PRINCIPI ATTIVI: Fitosteroli, mucillagini, tannini, resine.


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COME SI USA LA DROGA
La Rapunzia è soprattutto nota come pianta ornamentale e infestante, ma ha anche alcune proprietà medicamentose.
La tradizione popolare e talune moderne verifiche la fanno reputare utile nelle affezioni che provocano spasmi e dolori dello stomaco, del piloro e dell' intestino, e in genere nelle enteriti e gastroenteriti; viene inoltre impiegato nelle dispepsie e nei disturbi che dipendono da scarsa funzionalità epatica. Queste proprietà sono attribuite alla radice, di cui non è nota tuttavia la completa composizione chimica e il meccanismo d' azione.
Alle sommità fiorite si attribuiscono proprietà sedative degli spasmi bronchiali, della tosse e della pertosse per uso interno. Quest' ultima proprietà è senz' altro la più utile e sicura.


USO INTERNO
Le sommità fiorite: Per la tosse.

Infuso: 2 grammi in 100 ml di acqua. Due - tre tazzine al giorno, a cucchiai.


USO ESTERNO
Le sommità fiorite: Come emolliente e antiinfiammatorio.

Decotto: 6 grammi in 100 ml di acqua. Fare lavaggi, applicare compresse imbevute di decotto sulle parti interessate.
view post Posted: 27/7/2009, 21:28 Aromaterapia - Cure Alternative

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PREZZEMOLO
PREZZEMOLO (Petroselinum sativum hoffm.) Fam. Ombrellifere

Erba coltivata in tutti gli orti di Europa. La droga 챔 costituita dai semi. L'utilizzo dell'olio essenziale 챔 dovuto al suo potere emmenagogo, tonico e galattofugo.

E' capace di stabilire e regolare il flusso mestruale, viene utilizzato anche nelle contusioni e nelle ecchimosi.

Principali costituenti: Apiolo, Apioside e Miristicina.

Modo di impiego: 2-5 gocce diluite, al giorno.

Uso esterno: Applicazioni di olio essenziale diluito al 5%.

view post Posted: 27/7/2009, 21:22 I FIORI DI BACH - Cure Alternative

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Rock Rose



ROCK ROSE, Eliantemo, Helianthemum nummularium, e' il fiore adatto a chi soffre di attacchi di panico per un evento noto, con paura estrema che sfianca il sistema nervoso, incubi, e' il fiore indicato nelle situazioni di emergenza, negli spaventi forti, nei traumi, quando a causa di un incidente o un malessere improvviso la persona prova terrore, e' isterica, e' il fiore che si somministra nelle situazioni di emergenza, e' il fiore di chi ha una paura folle di morire, che ha un attacco di panico di fronte ad una emergenza reale, accompagnato da ansia ed angoscia estreme, con blocco psicomotorio, palpitazione, sudorazione, dolore al torace, vertigini, senso di soffocamento , attesa apprensiva con previsione di sventura, si usa in tutti i casi di spavento.

POSSIBILI SINTOMI collasso nervoso, da stress acuto, svenimento, difficoltà a parlare ed a muoversi, impotenza, anorgasmia paralisi, perdita della coscienza, mutismo o sordità improvvisa, freddo glaciale, tremori, perdita del controllo, svenimento, senso grave di angoscia, disperazione, cuore in gola, temporanea paralisi nei movimenti, orrore, spavento, sonno inquieto, è il fiore adatto da somministrarsi alla persona in stato di incoscienza, in questo caso inumidire le labbra con poche gocce,

AZIONE DI ROCK ROSE, da' coraggio nell'affrontare le situazioni di emergenza, aiuta ad allontanare la paura, agisce rapidamente sul plesso solare sciogliendo la paura, sblocca la paura del momento, aiuta a non perdere la testa nei momenti di crisi, e fa affrontare la situazione con calma e coraggio, da' un rapido miglioramento emotivo nelle situazioni di emergenza, aiuta a convivere meglio con il proprio temperamento nervoso, da' un coraggio immediato
view post Posted: 27/7/2009, 21:15 Charles Baudelaire - Poesie

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Charles Baudelaire nasce a Parigi il 7 aprile 1821 nel Quartiere Latino da un padre vecchio risposatosi con una donna molto più giovane. Morto il padre, la madre si risposa con il rigido comandante Aupick con cui non ebbe mai buoni rapporti, perché borghese amante dell'ordine e sordo all'arte.
Vive la sua adolescenza malinconica e turbolenta al Collège Royal di Lione e al Collège Louis-le-Grand di Parigi. Ed è proprio in questo periodo che nascerà la sua avversione per ogni forma di conformismo incentrandola sul satanismo, concezione su cui insiterà nell'età matura.
Espulso nel 1839 dal colleggio parigino, imbarcato per volere della famiglia, due anni dopo su una nave facente vela per Calcutta, dopo una sosta all'isola Maurice e all'isola Bourbon interrompe improvvisamente il viaggio. Ed è proprio dopo questo viaggio che resta influenzato dall'Oriente e dall'esotismo che spesso ricorrerà nelle sue poesie.
Tornato a Parigi, entra in possesso dell'eredità paterna e finalmente libero comincia a vivere da esteta.
La sua carriera di poeta comincia a ventiquattro anni con la poesia "À une dame créole" seguita da "Don Juan aux enfers" e contemporaneamente cominciava la sua carriera di critico d'arte con il "Salon de 1845". Ed è in questo periodo per il suo tenore di vita, che viene privato da una sentenza del tribunale per ordine della famiglia, delle sue sostanze.
La rivoluzione del 1848 trova il giovane Baudelaire in prima linea per cui anni più tardi si chiederà il perché di aver partecipato a quelle insurrezioni.
Nel "Salon de 1846" aveva salutato come parziale, interessata, appassionata ogni critica degna di tal nome: portando alle ultime conseguenze la posizione leonardesca, rifiuta il mondo esatto, concreto e primitivo della scultura dalle tante vedute ed esalta invece il misterioso "mensonge" della pittura, regno spirituale dell'immaginazione e sostenitore di Delacroix nemico di ogni accademismo.
Nel 1847 scrive il racconto "La Fanfarlo" dove affiora un velato compiaciuto-ironico autoritratto del poeta nel personaggio di Samuel Cramer, dandy dall'anima complicata e pigro scrittore.
Nel 1852 compone "Le crépuscule du matin" e nel 1854 "Le vin des chiffonniers", ad esse si aggiungono altre poesie sul vino, sullo "spleen" e sulla morte (che verrano comprese ne "Les Fleurs du Mal").
Coerente e fedele al suo stile di vita, sempre più solo e sempre più povero, costretto a mantere Jean Duval, la donna burrascosamente amata che gli resterà vicino durante la malattia, e sempre più legato all'amore per la madre, non rinuncerà mai al suo ideale di vita dell'intellettuale moderno che, perduta l'aureola nel fango cittadino, vive in piena rotta con la società che lo rifiuta.
Si dedica nel 1850 a tradurre tutte le opere di Edgar Allan Poe, considerato come un altro sé stesso, in grado di sottrarre all'ombra le regioni più scure della psiche umana e di spingersi ai confini della follia, nelle vertiginose concezioni dell'oppio.
Ed è proprio da questa visione allucinata della società che Baudelaire concepisce "Les Fleurs du Mal", trasfigurazione simbolica di un'idea (il male) in un'immagine (il fiore), cui la prima edizione porta la data del 1857. L'opera appare come il disegno di una biografia poetica, disponendo ciascuna poesia come un'architettura, che battendo ritmicamente sui grandi momenti essenziali del suo cammino poetico, desse un senso di paradossale armonia. Non sono certo il processo e la condanna a cui si sottopone l'opera a sottrarre vigore al critico, al pensatore, al polemista, al poeta, poiché gli anni che vanno dal 1857 al 1858 sono i più decisivi e i più intensi della sua creazione poetica: scrive saggi, traduzioni (E. A. Poe), critiche su "Salon de 1859".
Riprendendo le teorie di Thomas De Quincey, egli medita sul rapporto tra l'uomo produttore di poesia che vanta un suo diritto al sogno e al piacere, e la droga; nascono così "Les Paradis Artificiels" nel 1861. Nello stesso anno esce una seconda edizione de "Les Fleurs du Mal" con l'aggiunta di nuove poesie arricchite di ossessioni, odi, rimorsi, orrori, fantasmi, posseduti e ossessi, di un gusto amaro per il nulla e di un sentimento del tempo come soffocazione.
Gli ultimi anni sono ancora dominati dall'ossessione di un progetto, "Mon coeur mis à nu", un libro di confessioni, di collere e di rancori: ma l'opera resta nella mente e sullo scrittoio di Baudelaire. Accetta per disperazione di tenere delle conferenze a Bruxelles su Delacroix, Gauthier, ecc... ma si rivela un fallimento.
Il 31 agosto 1867 a Namur, visitando la chiesa di Saint-Loup, viene colpito da una violenta crisi apoplettica e dopo una lunga agonia, muore
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