Claude Monet

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view post Posted on 5/11/2008, 11:31

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Autoritratto
Claude Monet

Claude Monet (1840-1926), tra tutti i pittori dell’impressionismo, può essere considerato il più impressionista di tutti. La sua personale ricerca pittorica non uscirà mai dai confini di questo stile, benché egli sopravviva molto più a lungo dell’impressionismo. La sua formazione avvenne in maniera composita, trovando insegnamento ed ispirazione in numerosi artisti del tempo. A diciotto anni iniziò a dipingere, sotto la direzione di Boudin, che lo indirizzò al paesaggio en plain air. Recatosi a Parigi, ebbe modo di conoscere Pissarro, Sisley, Renoir, Bazille. In questo periodo agisce su di lui soprattutto l’influenza di Courbet e della Scuola di Barbizon.

Nel 1863 si entusiasmò per «La Colazione sull’erba» di Manet e cercò di apprenderne il segreto. Nel 1870 conobbe la pittura di Constable e Turner. In questo periodo si definisce sempre più il suo stile impressionistico, fatto di tocchi di colore a rappresentare autonomi effetti di luce senza preoccupazione per le forme. Nel 1872 dipinse il quadro che poi diede il nome al gruppo: «Impression. Soleil levant». Questo quadro fu esposto nella prima mostra tenuta dagli impressionisti nel 1874.

In questo periodo lo stile di Monet raggiunge una maturazione che si conserva inalterata per tutta la sua attività posteriore. Partecipa a tutte le otto mostre di pittura impressionista, tenute fino al 1886. I suoi soggetti sono sempre ripetuti infinite volte per esplorarne tutte le varianti coloristiche e luministiche. Tra le sue serie più famose vi è quella che raffigura la cattedrale di Rouen. La facciata di questa cattedrale viene replicata in ore e condizioni di luminosità diverse. Ogni quadro risulta così diverso dall’altro, anche se ne rimane riconoscibile la forma di base pur come traccia evanescente e svaporizzata.

Dal 1909 al 1926, anno della sua morte, esegue una serie di quadri aventi a soggetto «Le ninfee». In questi fiori acquatici sono sintetizzati i suoi interessi di pittore, che rimane impressionista anche quando le avanguardie storiche hanno già totalmente demolito la precedente pittura ottocentesca.



Edited by birillino8 - 4/6/2009, 20:49
 
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view post Posted on 28/11/2008, 13:39

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Soleil levant



quadri dei pittori impressionisti venivano sistematicamente rifiutati dai Saloni ufficiali. Alcuni giovani pittori decisero quindi di autopromuovere una loro esposizione. Nel 1874 questi pittori – Claude Monet, Auguste Renoir, Camille Pissarro, Alfred Sisley, Edgar Degas e Paul Cezanne – si unirono in società e realizzarono una loro mostra presso lo studio del fotografo Nadar. A questo gruppo gli artisti diedero il nome di: «Società anonima di pittori, scultori, incisori». Il nome «Impressionisti» fu loro dato dal critico francese Louis Leroy che coniò il termine con intento dispregiativo. E il nome derivava proprio dal titolo di questo quadro dipinto da Claude Monet.

Esso è divenuto uno dei simboli della pittura impressionista. In questo quadro ci sono molti degli elementi caratteristici di questa pittura: la luce che svolge il ruolo da protagonista, il colore steso a tocchi e macchie, la sensazione visiva che fa a meno della definizione degli oggetti e delle forme, il soggetto del tutto casuale e al di fuori della ordinaria categoria di paesaggio.

Il quadro rappresenta uno scorcio del porto di Le Havre. L’immagine è còlta all’aurora quando il sole inizia a filtrare attraverso la nebbia mattutina. Monet è del tutto indifferente a ciò che ha innanzi. Non ne cerca la riconoscibilità ma abbozza forme indistinte. Due barche sono solo due ombre scure, il cerchio del sole rimanda alcuni riflessi nell’acqua, un insieme di gru e ciminiere fumose si intravvedono in lontananza.

Egli, tuttavia, è attento a registare con immediatezza e verità solo l’impressione visiva che si coglie guardando una immagine del genere. Nella sua pittura esiste solo la realtà sensibile, ossia solo ciò che l’occhio coglie d’istinto: la luce e il colore. Alle forme e allo spazio egli è del tutto indifferente.

In questo quadro la sensazione, o meglio l’impressione, visiva è data dalla sintesi di luce e di colore. Ed è una sintesi che si basa sulla percezione istantanea. La registrazione che dà il quadro della percezione riguarda un attimo fuggente. Un istante dopo la visione può essere già diversa, perché la luce è cambiata e, con sé, anche la tonalità di colore che essa diffonde nell’atmosfera. Ma rimane una sensazione, fatta di suggestioni ambientali e atmosferiche, che il pittore coglie come testimonianza del suo vedere e del suo sentire.

Da notare che, in questo quadro, benché poco evidente un ruolo essenziale lo svolge lo specchio d’acqua del porto. In moltissima parte della pittura impressionista, e di Monet in particolare, l’acqua svolge sempre un ruolo fondamentale. Essa riflette le immagini distorcendole. E il riflesso varia in continuazione. Questa visione tremolante che si coglie di riflesso nell’acqua è già una immagine impressionista per eccellenza. E permetteva ai pittori di rappresentare le immagini con una libertà di tocco, fatto in genere a tratteggi e virgole, che sintetizzano immediatamente la loro poetica dell’attimo fuggente.

Questo quadro è stato rubato nel 1985 dal Musée Marmottan di Parigi.

 
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view post Posted on 28/11/2008, 21:35

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Claude Monet, La stazione Saint-Lazare, 1877


La Stazione Saint-Lazare



Gli impressionisti mostrano sempre un grande interesse per la città, ed in particolare per Parigi, che vedono come luogo di divertimento e mondanità, oltre come luogo della formazione della cultura. A questo interesse si aggiunge anche la predisposizione per tutto ciò che è moderno. Non vi è quindi da stupirsi che le stazioni ferroviarie, grande novità che appare in quegli anni nelle città, attiri la loro attenzione. Monet dedica diversi quadri alle stazioni ferroviarie. In questo vediamo la grande struttura in ferro e vetro che copre la stazione, ma che nel quadro racchiude soprattutto una grande massa di vapore nella quale si intravedono le sagome dei treni, delle persone e degli edifici sullo sfondo. In pratica, come l’acqua, anche il vapore creato dai treni, ben si prestava a quella evanescenza delle immagini che dà alle cose un’impressione di movimento.


 
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view post Posted on 5/12/2008, 21:51

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Cattedrale di Rouen

Nel 1894 Monet realizzò una serie di trenta tele dedicate alla facciata della cattedrale di Rouen. In queste tele ciò che l’artista cerca è la luce, e come essa riesce a modificare la percezione della realtà. Così egli rappresenta la cattedrale in diverse ore del giorno e con diverse condizioni atmosferiche, giungendo ogni volta a risultati pittorici diversi. La cattedrale a volte sembra smaterializzarsi, a volte si cristallizza in forme più salde, ma la luce ne modifica in ogni caso la percezione cromatica, così che la sua facciata cambia di colore a seconda dell’ora del giorno. L’insieme delle trenta tele è davvero impressionante e suggestivo, in quanto lo stesso oggetto dà luogo a trenta immagini differenti. E in ciò Monet cerca di dimostrare uno degli assunti fondamentali del movimento impressionista, che la percezione della realtà è cosa ben diversa dalla conoscenza mentale e razionale della medesima, in quanto nella prima entra in gioco il fluire continuo e mutevole della luce e del movimento, così che ogni istante della percezione è sempre diverso da un altro, anche immediatamente successivo.




Edited by birillino8 - 23/6/2009, 23:55
 
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view post Posted on 22/12/2008, 17:14

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Donna con ombrello



Quadro realizzato nel 1886, riprendendo un analogo soggetto del 1875 («Donna con parasole e bambino» della National Gallery di Washington), nell’anno dell’ottava e ultima mostra degli impressionisti, alla quale però Monet non partecipò. Quadro che dimostra come lo stile impressionista in Monet non conobbe mai ripensamenti. Confrontando questo quadro con i precedenti appare invece evidente come la sua tecnica di rappresentazione si muove verso una semplificazione maggiore, e il tocco del pennello segue sempre meno la mimesi della realtà per lasciarsi andare a rappresentazioni di effetti cromatici quasi astratti ma di grande qualità decorativa. Il soggetto, come detto, si inquadra pienamente in quella ricerca dell’attimo fuggente, che qui è suggerito dal continuo movimento del vento, che sospinge insieme la donna, le nuvole e l’erba del prato.

 
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view post Posted on 22/12/2008, 23:43

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Ninfee



Ritiratosi nella sua tenuta di Giverny, la ricerca pittorica di Monet si concentrò sempre più sulla rappresentazione dei colori della natura, facendo scomparire del tutto nei suoi quadri la figura umana. Tra le tele realizzate in questo periodo, grande rilevanza hanno i quadri con le ninfee, che compaiono in circa trecento tele realizzate a partire dal 1914 fino alla sua morte. La ninfea, fiore d’acqua che non ha radici e che quindi si muove continuamente sulla superfice dei fiumi e degli stagni, è quasi il simbolo di quella realtà mai fissa e perennemente mobile che gli impressionisti cercavano di rappresentare. In questi quadri Monet giunse ad una ulteriore semplificazione della sua pittura con tele che hanno grande eleganza formale.


Edited by birillino8 - 23/6/2009, 23:57
 
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view post Posted on 22/4/2009, 21:06

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Colazione sull'erba 1866



Claude Oscar Monet, il pittore impressionista più "impressionista" di tutti, nacque a Parigi il 14 novembre 1840.

Dopo la fanciullezza, trascorsa a Le Havre, a quindici anni comincia a disegnare, a matita e carboncino, caricature di personaggi in vista, acquistando una certa fama.

Trasferitosi a Parigi, si iscrive alla "Academìe Suisse", conosce la pittura di Delacroix, Daubigny e Corot ed incontra artisti specializzati in paesaggi, come Pissarro, Bazille, Sisley e Renoir.

Insieme formano un'allegra compagnia per condividere momenti di pittura "dal vero" nella foresta di Fontainbleu.

Monet si lega con Bazille con il quale affitta un atelier dove elabora alcune celebri tele.

Al "Salon des réfusés" le sue opere "La foce della Senna a Honfleur" e "Punta di Cap de Héve con la bassa marea", ebbero una critica tanto lusinghiera da spingere l'artista ad iniziare il famoso dipinto "Colazione sull'erba".

Nel 1861, Claude Monet viene chiamato alle armi e spedito in Algeria dove matura in lui l'idea impressionista.
Durante la sua lunga vita dipinse moltissime opere, restando fedele ai canoni impressionistici anche dopo che l'impressionismo era diventata una corrente superata.


Famosa in tutto il mondo la serie degli "stagni" che viene esposta a San Pietroburgo, Mosca, New York, Dresda e Boston, mentre il pittore è afflitto da doppia cataratta, che aggravandosi di anno in anno lo ostacola nel suo lavoro.

Nel 1926 Claude Monet si ammala di tumore al polmone e ne morrà il 5 dicembre dello stesso anno a Giverny.
 
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view post Posted on 28/4/2009, 12:46

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Nel 1883 si trasferisce a Giverny in Normandia, affittando un casolare alla confluenza del fiume Epte con la Senna: organizza un giardino e costruisce un hangar per le sue barche che utilizza per dipingere sull'acqua.


Da questo rifugio parte spesso per viaggi in Europa ed in Italia per dipingere vedute e panorami meravigliosi.
 
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view post Posted on 11/5/2009, 21:34

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Claude Monet, che nei primi anni di lavoro aveva vissuto momenti critici dal punto di vista economico, tanto che nel 1869 i creditori gli fecero requisire tutte le tele in suo possesso e fu costretto a rimanere inattivo per mancanza di colori, raggiunse una notorietà incredibile ed il valore dei suoi quadri andò alle stelle.
 
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view post Posted on 4/6/2009, 19:52

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La Grenouillère, 1869, 74.6 x 99.7 cm. New York, Metropolitan Museum


Sull'opera: "Grenouillère" è un quadro autografo di Monet realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1869, misura 74.6 x 99.7 cm. ed è custodito a New York, Metropolitan Museum.

Nella "Grenouillère" è già evidenziato il nuovo modo di Monet nel concepire la pittura. In quest'opera la natura è viva ed il movimento si percepisce profondamente. Per tre quarti della tela è l' acqua la protagonista principale che, con un punto di ripresa abbastanza rialzato, domina globalmente su gran parte della superficie e, diciamolo pure, ogni pennellata ha un suo particolare significato emotivo. Osservando la distesa dell'acqua ne percepiamo il movimento la sentiamo venire verso di noi, la immaginiamo oltrepassare i limiti della tela. Le barche in primo piano sembrano essere state volontariamente tagliate da Monet per conferire tale effetto al movimento dell'acqua. Ma si badi bene, che a capo di quel "volontariamente tagliate" non sta la ragione ma una reazione alla percezione del mondo esterno che circonda l'artista.
 
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view post Posted on 23/6/2009, 23:03

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Il ponte di Argenteuil,



Sull'opera: "IL PONTE DI ARGENTEUIL" è un quadro autografo di Monet realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1874, misura 60 x 80 cm. ed è custodito al Museo d'Orsay di Parigi

Un dipinto, questo, che ha tutte le caratteristiche impressioniste, non solo per la tematica che viene fissata sulla tela in contemporanea con altri artisti Impressionisti come Renoir, Caillebotte, Sisley, Manet e la di questi cognata Berthe Morisot, ma particolarmente per la sua fedele affinità con la natura. Il cromatismo, ben distribuito sul fondo piano, è steso senza nessun ripensamento, e, dove cade la luce, le cose si caricano di materia e movimento. Tutto, nell'opera in esame, viene tratto dalla natura allo stato puro e volutamente appena suggerito, pennellata dopo pennellata, ma distribuito in un eccezionale equilibrio cromatico. L'intera composizione viene delicatamente ordinata da Monet creando così una solida struttura geometrica, dove le varie forme, che sono già distribuite in un perfetto equilibrio, potrebbero venire spostate da chiunque senza che il dipinto subisca grandi sbilanciamenti. Questa opera è stata danneggiata dai vandali il 7/10/07
 
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