L'altra scienza

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view post Posted on 7/11/2008, 00:36

ottimo

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La scienza accademica ha perso la nozione dei suoi limiti e dimenticato le sue ispirazioni originarie,privilegiando l'insorgenza di una tecnologia che spesso violenta la natura,anzichè rispettarla.La nostra proposta è che a questa scienza se ne sostituisca una"altra",che metta al suo centro la persona nella sua singolarità,nelle sue connessioni con gli altri,con l'ambiente della terra e con l'Universo.Ma, naturalmente,non possiamo ignorare che l'uomo ha costruito la sua storia modificando la natura,traendo da essa modelli e risorse,tentando di frenarla quando si scatenava.Rispettare la natura non significa essere soggetti alle sue leggi.
1-La linea di confine tra naturale e soprannaturale,tra fisico e ultrafisico è pura convenzione accademica.Il vero confine della scienza riguarda la soglia del non conosciuto.Tutto ciò che esiste è naturale.
2-L'"altra" scienza riconosce l'esistenza di fenomeni non sperimentabili e non ripetibili,comprendendo entro il suo dominio la visione generale dei misteri del mondo e lo stupore che essi generano.
3-La scienza non può essere ridotta a tecnologia,per quanto sofisticata.L'"altra" scienza aspira a generare una visione del mondo che riguardi tutto l'esistente.La conoscenza scientifica certamente sorge dal metodo ma anche dall'ispirazione e dall'intuizione,cos' come gli altri conseguimenti della cultura umana.
4-L'"altra" scienza si sente eticamente impegnata verso l'essere umano e la natura:ciò le dà uno scopo che non si limita al solo uso degli strumenti tecnologici.I valori che hanno fondato la scienza derivano dal mondo morale:attrazione per il mistero,onestà,rispetto per la verità,coerenza,comprensibilità.
5-La scienza è un campo del sapere volto a ricercare e rilevare l'autentica realtà dell'universo.Essa esige rigore scientifico e umiltà in tutte le materie dello scibile,assenza di pregiudizi,di presunzione,di forzature,in particolare nel caso della medicina.In campo medico,l'"altra" scienza si pone al servizio della persona malata,del suo ambiente,della sua interiorità.Essa riconosce al medico e al malato la libertà di ricorrere anche a quelle cure che non sono comprese entro i confini della medicina ufficiale e rifiuta l'idea che la via alla guarigione passi solo attraverso impersonali diagnosi chimico-fisiche,terapie aggressive,sintomatiche e sperimentali,e che la vita sia ridotta a oggetto di management medico,professionale e amministrativo.Questo principio va comunque inteso con prudenza,poichè potrebbe dischiudere possibilità pericolose legate allo sfruttamento di individui indifesi,a causa della malattia che li affligge,da parte di coloro che applicano metodi terapeutici di cui non hanno verificato l'efficacia.
6-L'"altra scienza "disconosce il successo e il potere,comunque ottenuti,come criteri di valore e rifiuta una visione competitivo-militare della ricerca.
7-La scienza attuale punta i suoi missili verso l'impossibile(terapia genica,guerre spaziali,realtà virtuale.....)L'"altra" scienza aspira a disegnare un mondo abitabile per l'essere umano e a ripristinare la categoria del "sacro",<<la più completamente distrutta dall'establishment scientifico>>(Hans Jonas).
8-La ricerca scientifica non può essere sottomessa al potere politico/economico,che tende a privilegiare l'aspetto pragmatico e applicativo.Un ruolo primario spetta alla ricerca disinteressata,libera da condizionamenti imposti dagli enti finanziatori,aperta a una divulgazione responsabile e valutata esclusivamente per le sue qualità.
Giuseppe Sermonti.
 
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