CLAVICULA SALOMONIS
È ritenuto un grimorio impareggiabile per ciò che riguarda evocazioni demoniache: contiene infatti moltissime informazioni sui 72 Spiriti Demoniaci, vale a dire i loro nomi e gradi, gli aspetti con cui si manifestano e si materializzano, i loro Sigilli, ecc.Fu utilizzato da grandi occultisti come Eliphas Levi, Aleister Crowley e Collin de Plancy.Esistono numerose copie manoscritte conservate alla Biblioteca dell'Arsenale a Parigi ed al British Museum a Londra.
La Clavicula Salomonis, ovvero la Chiave di Re Salomone (detto anche il Libro del Diavolo), è il più celebre ed il più temuto manoscritto di Magia Rituale, proibito dalla Santa Inquisizione che lo dichiarò gravemente eretico.
La chiave si chiama così in onore del re Salomone, il primo ad usarla. Donatagli, si dice, direttamente da Dio per sottomettere al suo volere i demoni.
Ma questa è la leggenda.
In concreto è un incantesimo per evocare ed avvalersi della "mano d'opera" dei demoni. O così pare.
A lungo si è discusso della sua autenticità e della sua reale utilità.
Il suo utilizzo è legato a conoscenze di cabala. Insomma, magia cerimoniale ed iniziatica.
L'opera è divisa in due parti: nella prima viene spiegato come evitare sbagli durante le operazioni con gli Spiriti, e quindi nozioni interessanti ed accurate sui tempi e le influenze dei Riti Magici, sui segni e sui pianeti, tutte informazioni che dovrebbero garantire un certo margine di protezione all'evocatore; nella seconda si apprende l'attuazione vera e propria delle Arti Magiche e contiene dettagliate istruzioni per la preparazione dei Rituali, avvisando che nessuna operazione deve essere intrapresa se prima non è stato tracciato e consacrato un Circolo Magico; altra condizione è la consacrazione personale di tutti gli strumenti magici, pena la non riuscita del Rituale. Seguono la descrizione del rito, tempi, modi, paramenti ed invocazioni.
È sicuramente il trattato magico più diffuso e conosciuto di tutta l'area mediterranea. La sua popolarità è dovuta anche al fatto che esso è un vero e proprio manuale pratico di magia che accompagna passo per passo l'aspirante mago: descrivere come preparare se stesso e gli strumenti per le operazioni di magia, quali formule impiegare, di quali simboli e sigilli munirsi per difesa, come conversare con gli spiriti evocati, ed infine cosa chiedere.
Le origini della Clavicula sono di certo molto antiche. Molte delle cerimonie e dei rituali descritti sono molto simili a quelli utilizzati dai, Caldei, dai babilonesi e dagli ebrei. Tuttavia l'attribuzione del testo al re Salomone è da considerarsi senza dubbio leggendaria.
La prima citazione storica certa della Clavicula risale allo storico ebreo Giuseppe Flavio, vissuto nel primo secolo d.C.
Fu citato ne Le Grand Albert, attribuito ad Alberto Magno, in cui sono riportate delle formule attribuite ad un certo Aronne Isacco,mago di corte dell'imperatore di Bisanzio Manuele I Comneno, che le aveva tratte a sua volta da un testo antichissimo, che con tutta probabilità era proprio il testo che oggi va sotto il nome di Clavicula Salomonis.