| Mosč, eroe per eccellenza del racconto biblico, emerge non per la sua perfezione, ma per la natura umana sofferta e contraddittoria. Probabilmente, per un singolare paradosso, questo maestro della parola č segnato da un difetto fisico che gli impedisce di esprimersi correttamente, e deve ricorrere al fratello Aron per un costante aiuto. In diverse occasioni del racconto biblico su Mosč si sottolineano le sue esitazioni, le sue debolezze, i suoi cedimenti, i suoi accessi di ira. Mosč esordisce, come soggetto attivo della sua storia, con un omicidio, giustificabile quanto lo si voglia, ma sempre omicidio. Nelloscuro episodio della circoncisione del figlio, sembra che Mosč abbia omesso il compimento di un fondamentale dovere della sua gente. Talora pecca di superbia, o di mancata fede, come quando riceve lordine di far scaturire lacqua dalla roccia con la sola parola, e invece preferisce, per abitudine o scetticismo, percuotere la roccia con la sua verga. Mosč non č mai il supino esecutore della volontą divina. Fin dallinizio cerca di sottrarsi alla missione alla quale č prepotentemente chiamato. Nella prima rivelazione del roveto ardente, Mosč oppone una straordinaria resistenza, adduce scuse, chiede garanzie. In ogni passo successivo, quando le difficoltą aumentano anzichč diminuire, e la persecuzione si fa sempre pił opprimente, Mosč non si abbandona alla fiducia cieca, ma chiede e protesta ad alta voce. Si noti qui come siano possibili letture molto diverse, e quale invece č la prospettiva biblica. In un approccio non religioso alla narrazione biblica, lintero processo di liberazione dallEgitto -sempre che gli venga riconosciuto un nucleo di veritą storica- viene immaginato come unimpresa politica ideata e condotta da Mosč che ha saputo sfruttare la sua educazione di corte e altre esperienze e intuizioni geniali -come losservazione della ciclicitą di alcuni fenomeni naturali (le piaghe, le secche del Mar Rosso che serviranno per la traversata) per inscenare uno spettacolo terroristico che favorisca il cedimento degli egiziani. Nella presentazione biblica del racconto Mosč č invece come un gigante recalcitrante che ad ogni passo deve essere spinto al suo destino di leader da Dio, che promuove il processo di liberazione contro tutti: la malvagitą degli uomini che mettono in schiavitł, la rassegnazione degli oppressi che non vogliono essere pił liberati, la fuga dalle responsabilitą dei leaders. Se tutto questo viene letto in chiave autobiografica, come la interpretazione che Mosč ha voluto dare allintera vicenda, il dato che emerge con evidenza č invece quello della grande modestia del protagonista, che non si vuole attribuire alcun merito in tutta loperazione, e linsegnamento di una fede eccezionale, nel Dio promotore della libertą delluomo, e che anche contro la sua volontą interviene nella storia per innalzarlo e farlo progredire.
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