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| Premier-Annunziata,scontro tra poli Berlusconi: "Sono andato bene" E' polemica per la lite tv tra Berlusconi e Lucia Annunziata, con Forza Italia infuriata verso quello che considera un esempio di uso politico della Rai, e un centrosinistra che guarda al nervosismo di Berlusconi come una buona premessa per l'incontro con Prodi. Nessun pentimento da parte del premier che a Pescara dichiara: "Sono andato bene, qualcun'altra non è andata benissimo
Fitto lo scambio di accuse tra i due poli. Il portavoce di Palazzo Chigi Paolo Bonaiuti chiama in causa il direttore generale della Rai affinché sia verificata, "con urgenza", l'applicazione della norma a tutte le parti politiche. L'Unione accusa Berlusconi di non 'reggere' ad una vera intervista e di voler solo fare comizi. Ma il leader dell'alleanza Romano Prodi non vuole commentare ufficialmente.
Immediate le reazioni degli uomini di Forza Italia più vicini a Berlusconi, come il vice coordinatore Fabrizio Cicchitto e il presidente dei senatori Renato Schifani, appena trasmessa la puntata, la cui registrazione era stata interrotta dopo una quindicina di minuti. Un "agguato mediatico", un attacco da "Tele Kabul", un'opera di "cecchinaggio": le metafore sull'accaduto si sprecano. E Lucia Annunziata viene definita una "militante diessina" una "faziosa", da molti esponenti azzurri, come Giorgio Lainati, membro della commissione di Vigilanza Rai e Angelino Alfano.
Presto la reazione del centrodestra investe tutta la Rai. Il capogruppo dei deputati Elio Vito chiede all' azienda radiotelevisiva "ed al suo direttore generale se la loro concezione della legge sulla par condicio preveda l'assoluta faziosità dei conduttori del servizio pubblico chiamati ad intervistare gli esponenti politici". Le reazioni degli alleati si fanno attendere un po' di più e sono certo meno numerose di quelle degli azzurri. "Lucia Annunziata ha un concezione del giornalismo molto schierata e molto militante", commenta il ministro degli Esteri Gianfranco Fini. Il ministro per le Comunicazioni Mario Landolfi osserva: "il giornalista non può nè deve essere il megafono dell'intervistato. Allo stesso modo, non può nè deve rappresentarne l' avversario politico". Berlusconi "ha fatto bene" a lasciare la trasmissione, dice il leghista Roberto Calderoli che invita il premier a disertare anche l'incontro con Romano Prodi. Decisamente freddo Marco Follini."Fino ad ora mi ha convinto di più il Berlusconi che parla al congresso americano che non il Berlusconi che parla alla televisione italiana: naturalmente martedì spero di ricredermi", dice l'ex segretario Udc.
Sul fronte del centrosinistra, se Prodi non commenta, ma non mancano certo le reazioni. "Il presidente del Consiglio - afferma il segretario Ds Piero Fassino - è abituato a lunghi monologhi senza mai che ci sia qualcuno che gli faccia delle obiezioni e quando questo accade si innervosisce". Piu' tardi il suo portavoce dichiara:"ben venga la verifica sulla par condicio". "Mi auguro sentitamente che martedi' Berlusconi non fugga anche dal confronto televisivo con Romano Prodi...", ironizza il presidente dei senatori Ds Gavino Angius che sottolinea come già nel confronto con Oliviero Diliberto il premier avesse mostrato meno smalto. "Ma non era maestro di comunicazione televisiva?" si chiede Angius. Per Enzo Carra, che rappresenta la Margherita in commissione di Vigilanza, l'atteggiamento di Berlusconi è stato "inqualificabile", mentre all' Annunziata vanno apprezzamento e solidarietà. Secondo Alfonso Pecoraro Scanio, leader dei Verdi, la Cdl "ha avviato un'indecente aggressione" verso la conduttrice. "La sceneggiata di Berlusconi dimostra un livello di arroganza senza precedenti - dice Franco Giordano (Prc) -. Questo rivela che il presidente del Consiglio ha una idea tutta sua delle apparizioni televisive: senza contraddittorio, senza interlocuzione". Da Enrico Boselli (Rosa nel Pugno) una'latra stoccata a Berlusconi: "è abituato ai comizi"; il presidente Udeur Clemente Mastella osserva che "il premier non è riuscito a superare l'ostacolo del confronto giornalistico" e per Marco Rizzo (Pdci) il leader della Cdl "offende perche' debole".
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