| Da: Birillino8 (Messaggio originale) Inviato: 24/07/2008 20.50
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Pippo Baudo contro i tronisti e i vip che durano un'estate: "Espressione di una tv degradata che rovina i giovani"
Pubblicato da Fabio Traversa alle 17:30 in Frase del giorno, Occhio al dettaglio, Personaggi, Quiz, Reality Show, Varietà
"I ragazzi di oggi crescono con miti fasulli. Il vip, il tronista, personaggi che durano lo spazio di un'estate e poi scompaiono nel nulla, figure di riferimento negative, soprattutto per chi vive in provincia. Tutta colpa di una tv cattiva maestra, degradata, che trasforma i giovani in vippologi e insegna loro che il successo si può raggiungere senza saper fare niente, con una buona parola di qualcuno o con un colpo di fortuna": non ci si stupisce se a pronunciare questa frase, durante il Giffoni Film Fest, è Pippo Baudo (voto: 7), l'emblema della tv di qualità e realizzata con professionalità.
E lui, infatti, non si sente responsabile di quello che non esita a definire "il degrado della televisione": "Nella mia carriera ho provato sempre a coniugare qualità e quantità, ma adesso tocca ai nuovi autori trovare un sistema per arrivare al pubblico giovane. Io non mi sento né il mito né il maestro di nessuno, anzi credo che nella vita non si debba mai imitare chi c'è già, ma tentare sempre strade nuove. E questo è anche il consiglio che darei ai giovani: pensare con la loro testa ed essere se stessi".
E fa un esempio: "Quando anni fa Mike Bongiorno (7) distribuiva milioni con i suoi quiz le domande a cui rispondevano i concorrenti erano difficilissime. Il pubblico allora non trovava scandaloso che qualcuno vincesse una somma di denaro considerevole dimostrando il proprio sapere. Oggi basta indovinare un pacco. L'idea che si veicola è che la vita sia solo un colpo di fortuna: un messaggio insopportabile per chi invece lavora con fatica".
Sotto accusa i reality e i programmi di gossip, "e non perché la tv non possa essere anche divertente o leggera - ha detto Baudo - ma i reality sono noiosi, e la noia è la cosa più volgare del mondo. Lo diceva anche Zavattini". Per lui, amante nostalgico di "una tv nazionale e popolare, come quella di Fabio Fazio (7) o Piero Angela (7)", sarebbe da rifare quasi tutto l'intrattenimento televisivo.
Di certo non basta rimpiangere alcuni programmi del passato nè si può dire che l'intera tv offra schifezze. Occorrerebbe, invece, un giusto mix tra qualità e ascolti: due termini che non sempre vanno a braccetto. Lo sa bene lo stesso Baudo, il cui numero di spettatori non è più quello di una volta.
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