Perre-Auguste Renoir

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view post Posted on 26/12/2008, 23:29

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Perre-Auguste Renoir



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Pierre-Auguste Renoir (1841-1919) è il pittore che, dopo Monet, ha meglio sintetizzato la poetica del nuovo stile pittorico. Iniziò la sua attività da ragazzo decorando porcellane, stoffe e ventagli. Si iscrisse all’École des Beaux-Arts e frequentò lo studio del pittore Gleyre dove incontrò Monet e Sisley. Dalla metà degli anni ’60 la sua pittura si configura già pienamente impressionista.

Partecipa alla prima mostra impressionista del 1874 presso lo studio di Nadar. I quadri di questo periodo sono caratterizzati dalle immagini en plain air. In essi si avverte una leggerezza e un tono gaio che ne fanno una rappresentazione di gioia suprema. Capolavoro di questo periodo sono «La Grenouillère», o il «Bal au Moulin de la Galette». Renoir è anche insuperabile nella resa delle figura femminile, specie nei nudi. Le sue immagini sono create dalla luce stessa che, attraverso mille riflessi e rifrazioni, compone una immagine insolita ma di grande fascino.

Dopo il 1881 la sua pittura entrò in crisi. Abbandonò la leggerezza del periodo impressionista per aprire un nuovo periodo che egli stesso definì «agro». La sua pittura tese ad un maggior spirito neoclassico, e a ciò non fu estraneo un viaggio che egli fece in Italia e che gli permise di conoscere i grandi pittori del passato. Colpito da artite reumatica continuò imperterrito la sua attività di pittore fino alla morte.


Edited by birillino8 - 23/2/2009, 14:53
 
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view post Posted on 27/12/2008, 00:21

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Auguste Renoir, La Grenouillère, 1869

La Grenoulliere




Questo quadro appartiene alla fase in cui Renoir lavorava gomito a gomito con Claude Monet. Entrambi avevano lavorato presso lo studio del pittore svizzero Gleyre; entrambi si riunivano intorno a Edouard Manet nel Café Guerbois; insieme si recavano, nell’estate del ’69, alla Grenouillère per dipingere. La Grenouillère era uno stabilimento balneare che sorgeva lungo la Senna, e ricorre in numerosi quadri sia di Monet che di Renoir.

Il luogo sembra un paesaggio ma è in realtà un luogo urbano per eccellenza. Qui si portavano i parigini per passare ore felici e spensierate, passeggiando, nuotando, remando in barca. Il luogo non ha una presenza monumentale che ne segni lo spazio. È un ambiente fatto di elementi impalpabili: acqua, aria, luce che filtra tra gli alberi. Ed è indubbio che siano proprio questi elementi a costruire il fascino di un simile ambiente.

Renoir cerca di cogliere la sensazione di essere in un luogo attraverso la percezione di luci e colori. Il tutto è reso con una immediatezza sorprendente. La visione che ha innanzi è in continuo movimento. Variano le luci e i riflessi nell’acqua. Le persone e le barche si spostano in continuazione. Renoir cerca di fissare sulla tela il tutto, senza però congelare il loro continuo divenire. Le forme, grazie a questa sensazione di sfumato e sfocato che la pittura trasmette, sembra che stiano in bilico tra due attimi successivi. Tra due spostamenti successivi.

La tela è satura di colori stesi a pennellate divise, più nette nella parte inferiore del quadro, più sfumate nella parte alta, così da trasmettere una sensazione prospettica virtuosisticamente ottenuta solo con luci e colori, nella più pura tradizione tonale. Da notare il verde cupo delle foglie dell’albero sulla rotonda che staccano in maniera perfetta il primo piano dal piano di fondo, trattato con diversa tonalità di verde; in questo secondo piano pochi tocchi di bianco-celeste riescono a dare l’illusione perfetta di un ulteriore piano di profondità.

Il quadro, per il suo contenuto lieve e spensierato, per la sua tecnica esecutiva fatta a tocchi staccati, è un’opera già pienamente impressionista, e rimane come una delle più alte testimonianze non solo dell’attività di Renoir, ma di tutta la pittura impressionista francese dell’Ottocento
 
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view post Posted on 27/12/2008, 19:49

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Auguste Renoir, Bal au Moulin de la Galette, 1876

Moulin de la Gallette



Questo quadro è divenuto anch’esso un simbolo dell’impressionismo. In esso sono sintetizzati soprattutto quello spirito giovane e ottimista che caratterizza i pittori, ma anche quella gioia di vivere, tipicamente parigina, che coinvolge anche le classi popolari che trovano i loro luoghi di svago nei bar lungo la Senna per una vita apparentemente senza pensieri.

Il Moulin de la Galette era un locale popolare di Montmartre ove si andava a ballare all’aperto. Rispetto alla Grenouillère, in questo quadro Renoir si concentra maggiormente sulle figure che riempiono lo spazio della visione. Molti dei personaggi raffigurati sono amici del pittore.

Tutto il quadro è pervaso da una sensazione rilassata e tranquilla. Le persone sono tutte sorridenti. Sono protetti da una ombra fresca che riflette su di loro una luce chiara ma non accecante. Nella più pura tradizione tonale, Renoir realizza gli spazi e i volumi solo con accostamenti di colori. La sua pennellata, in questo quadro, non è il solito tocco virgolettato ma si allunga in un andamento sinuoso e filamentoso.

Si è molto discusso se questo quadro sia stato o non sia stato realizzato sul posto. La sua complessa elaborazione fanno ritenere che, in realtà, Renoir lo abbia realizzato nel suo studio. Esso, tuttavia, non perde alcunché di freschezza ed immediatezza percettiva. La sensazione è che il quadro sia il fotogramma di un film in continuo svolgimento. E ciò serve appunto non a raccontare una storia ma ad esprimere in profondità una sensazione vitale.

Questo che rimane, probabilmente, il quadro più celebre di Renoir è quasi la sintesi di tutto ciò che l’impressionismo ha portato come carica innovativa nella pittura francese ed europea.
 
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view post Posted on 27/12/2008, 20:18

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Auguste Renoir, Torso di giovane ragazza al sole, 1875


Torso di giovane ragazza al sole



La tela fu esposta alla seconda mostra dei pittori impressionisti nel 1876, e non mancò di attirarsi critiche violente. Albert Wolff, critico de Le Figaro, scrisse: «Cercate di spiegare al signor Renoir che il torso non è un ammasso di carne in stato di decomposizione, con quelle macchie verdi, violacee, che denotano lo stato di completa putrefazione di un cadavere». La tela, che in realtà è uno studio di figura femminile, presenta degli effetti di luce che per quegli anni erano decisamente rivoluzionari. Il concetto sul quale si basa Renoir è che il colore di un oggetto è determinato non solo dalla propria luce riflessa ma anche dalla luce riflessa, e quindi cromaticamente determinata, degli oggetti che lo circondano. Per cui se una donna è posta in un luogo illuminato da luce filtrata da foglie si determina un risultato del genere: le parti illuminate direttamente dal sole prendono la colorazione rosea più tipica degli incarnati, le altre parti ricevono invece una luce che non è più bianca ma è in buona percentuale verde, che quindi determina una diversa colorazione dell'incarnato. Scientificamente la posizione teorica dalla quale parte Renoir non fa una piega, ed in effetti il risultato a cui giunge è di grande realismo visivo. Tuttavia le aspre critiche che il quadro si attirò ci testimoniano come la critica, e non solo quella del tempo, è più portata a giudicare una qualsiasi immagine non in base a ciò che gli occhi realmente vedono, ma a ciò che la testa conosce e razionalizza in forma mentale.
 
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view post Posted on 28/12/2008, 13:31

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Auguste Renoir, Il palco, 1874


Il palco



«Il palco» è una delle opere che Renoir espose nella prima mostra degli impressionisti del 1874, ed è una delle poche opere che di quella mostra ebbe una accoglienza positiva da parte della critica. Nell’immagine domina la figura della donna, la modella Ninì Lopez, colta nello spazio ristretto di un palco di teatro. Di dietro si scorge la figura di Edmond Renoir, fratello del pittore e compagno della modella, che, nel suo gesto di guardare in alto con il cannocchiale, ci suggerisce la più ampia spazialità da cui è ritagliata la scena del quadro. L’opera, nel cogliere un momento di mondanità galante, ci presenta un’immagine gioiosa e spensierata, e nello stesso tempo elegante, parametri fondamentali della poetica legata al moderno degli impressionisti.
 
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view post Posted on 28/12/2008, 14:20

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Auguste Renoir, Colazione dei canottieri,1880-81

Colazione dei canottieri



La «Colazione dei canottieri» è un quadro realizzato pochi anni dopo il «Bal au Moulin de la Galette» e ne rappresenta per molti versi una variazione sul tema. La tela raffigura il ristorante Fournaise a Bougival, dove si ritrovavano abitualmente i canottieri che praticavano questo sport sul fiume Senna. Il locale era frequentato anche dai pittori impressionisti e in questa tela Renoir rappresenta anche il pittore Gustave Caillebotte. La donna in primo piano, che ha tra le mani un cagnolino, è Aline Charigot, futura moglie di Renoir. Il quadro è uno degli ultimi dipinti "impressionisti" di Renoir e di fatti già si avverte un distacco dalle precedenti opere. Non vi è più il suo caratteristico tocco un po' filamentoso e le figure acquistano una solidità più classica. Anche gli effetti di luce sono meno curati, mentre vi è più attenzione agli equilibri cromatici tra le varie superfici che compongono la tela.
 
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view post Posted on 28/12/2008, 14:39

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Auguste Renoir, L’altalena, 1876


L'altalena



«L’altalena» di Renoir è un quadro che, già nella scelta del soggetto, si presta al confronto con «L’altalena» di Fragonard. Quest’ultima opera, realizzata giusto un secolo prima, appare molto più distante nel tempo, testimonianza di un mondo aristocratico oramai definitivamente scomparso. Tuttavia la distanza dei tempi diviene vicinanza per altri parametri che val la pena considerare. Sia il rococò francese che l’impressionismo indugiano sui momenti piacevoli e spensierati della vita, ed entrambi si appoggiano ad una poetica che, privilegiando l’«attimo fuggente» al «momento pregnante», considerano la vita come qualcosa che principalmente regala emozioni e sensazioni. Ma anche da un punto di vista stilistico l’opera di Fragonard ha somiglianze con quella degli impressionisti. Basti pensare alla grande attenzione per il rapporto luce-colore, e per l’utilizzo, già in Fragonard, delle ombre colorate. Sono due momenti artistici che si prestano a contatti straordinari, e, nel panorama storico degli ultimi secoli, costituiscono forse i due momenti in cui l’arte ha avuto un rapporto felice, e non angosciante e problematico, con la realtà. In questa tela di Renoir val la pena comunque apprezzare la ricerca che l’artista svolgeva nell’ambito della definizione della pittura impressionista. In particolare è straordinaria la ricerca sugli effetti di luce e d’ombra, filtrati da un fogliame verde, con la conseguente definizione cromatica della luce.
 
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view post Posted on 23/2/2009, 14:55

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Ballo in campagna e ballo in città
1882 - 1883



Tra il 1882 e il 1883, Renoir dipinse tre grandi quadri (le figure sono tutte a grandezza naturale) che rappresentano una coppia danzante: i due dipinti qui sotto intitolati "Ballo in campagna" e "Ballo in città" e un terzo simile, leggermente più grande intitolato "Ballo a Bongival". Renoir non era un intellettuale e non fu mai interessato a lanciare messaggi attraverso i suoi dipinti, ma in Ballo in città e in Ballo in campagna mise deliberatamente a confronto la sofisticata delicatezza dell'ambiente urbano con la vigorosa robustezza dell'ambiente rurale. Ciò si nota anche dalla scelta delle modelle: Suzanne Valadon, una delle bellezze più famose del tempo, posò per Ballo in città mentre per Ballo in campagna gli fece da modella colei che poi diventerà sua moglie, Aline Charigot, da fascino molto più semplice e "domestico". Un amico di Renoir, Paul Lhote, posò per entrambe le opere (e anche per Ballo e Boungival). Tutte e tre i dipinti furono venduti al mercante Paul Durand-Ruel

 
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view post Posted on 11/3/2009, 20:21

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BAGNANTE CON GRIFFONE - 1870


Nel 1870 Renoir ritorna a Parigi, ospite nello studio di Bazille, in Rue de la Condamine. In vista della selezione di ammissione al Salon dipinge due quadri per i quali fa posare la sua modella Lise Tréhot. Il secondo è questo, in cui è evidente il debito verso Courbet.
Per non urtare troppo la suscettibilità dei giurati del Salon, Renoir abandono momentaneamente i colori squillanti che aveva usato nei paesaggi lungo la Senna e che invece sono la causa della bocciatura di Monet.
Sceglie inoltre un soggetto tipico dell'arte classica, una delle tanti Veneri, allora di moda nella pittura a soggetto mitologico. Nello stesso tempo lo rielabora in chiave naturalistica con l'inserimento del griffone, il cagnolino ai piedi della fanciulla, e la presenza della seconda persona sulla destra.


Edited by birillino8 - 4/6/2009, 20:53
 
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view post Posted on 22/4/2009, 21:20

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Pierre Auguste Renoir - Le cabaret de la mère Anthony 1866



Edited by birillino8 - 4/6/2009, 20:54
 
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view post Posted on 28/4/2009, 12:41

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Renoir è uno dei più grandi pittori di nudo di tutti i tempi. Egli amava il corpo femminile ed espresse intensamente questo suo piacere nella pittura.
Una delle sue battute citate più frequentemente è:"Non ritengo terminato un nudo finché non mi sembra di poterlo pizzicare". Fu soltanto dagli anni '80, tuttavia, che il nudo diventò il soggetto preferito della sua produzione. Ciò avvenne dopo il viaggio in Italia tra il 1881 e il 1882, quando restò fortemente impressionato dall'arte classica e del Rinascimento e dal loro modo di trattare il nudo e il corpo umano.



Edited by birillino8 - 4/6/2009, 20:55
 
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view post Posted on 11/5/2009, 21:38

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La Dormiente




Il punto di vista frontale privilegia di più l'immagine della dormiente. Renoir è maggiormente sensibile alle presenze umane che, pur con veloci pennellate, appaiono comunque più definite, adottando una pennellata più minuta, frammentando la luce in piccole chiazzette di colore e conferendo all'insieme una sensazione di gioiosa vivacità. I suoi colori sono mobili e brillanti in continuo e mutevole rapporto reciproco.


Edited by birillino8 - 4/6/2009, 20:55
 
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view post Posted on 4/6/2009, 19:57

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Pierre Auguste Renoir: Giardino a Rue Cortot, Montmartre 1876

 
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view post Posted on 18/6/2009, 21:44

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Il dipinto può essere considerato il testamento pittorico e spirituale di Renoir, la sintesi delle ricerche di tutta la sua esistenza, un inno alla vita serena e spensierata che il pittore ha celebrato nella sua lunga carriera pittorica.
Quasi certamente la modella scelta dall'artista per entrambe le bagnanti in primo piano è Andrée (Dédée) Hessling, la donna che, pochi anni dopo, sposerà il figlio di Renoir, Jean, noto regista cinematografico, da cui avrà un figlio Alain, nato nel 1921. La posa delle due donne, felicemente inserite in uhn paesaggio luminoso e rasserenante, richiama i modelli classici del Rinascimento, come la "Venere dormiente" di Giorgione, ma si ispira anche a opere più recenti, come la "Maja desnuda" di Goya. Queste suggestioni vengono reinterpretate in chiave moderna e ravvivate dallo stile personale di Renoir.
 
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view post Posted on 18/6/2009, 22:03

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