Le Guerre Persiane

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view post Posted on 27/12/2008, 19:36

ottimo

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Le Guerre Persiane
La prima fase: dall'espansione persiana fino a Maratona


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UN BUSTO DI TEMISTOCLE



Le guerre persiane, che impegnarono per lunghi anni la Grecia in una scontro che possiamo a buon diritto definire titanico contro la superpotenza dell'impero persiano, si scatenarono per una serie concomitante di motivi. Una buona panoramica è fornita a questo proposito da Erodoto nelle prime pagine delle sue Storie, in cui lo storico di Alicarnasso premette anche una possibile spiegazione dello scontro in chiave tutta mitologica, come degna conclusione di una serie continua di rapimenti per vendetta di eroine perpetrati da Grecia ed Asia. Per attenerci alle cause indicate dalla maggior parte degli storici, dobbiamo citare innanzitutto la ripugnanza dei Greci per la signoria assoluta dei Persiani, la fame di terra dei Persiani, che erano in continua espansione, inoltre la lotta per la supremazia sul mare per il controlla dei traffici marittimi ed infine le ripercussioni economiche dell'arrivo dei Persiani in Asia Minore, dove già da tempo i coloni greci si erano insediati con profitto, fondando numerose e prospere città.
Nel 546 a.C. Ciro, sovrano dei Persiani, vince Creso, il re della Lidia e tutte le colonie greche d'Asia (Minore) passano sotto il diretto controllo dei Persiani. L'episodio di Creso viene narrato magistralmente da Erodoto nel suo primo libro delle Storie e ne costituisce sicuramente alcune delle pagine più belle e più godibili. Il controllo persiano si fece immediatamente molto rigido e l'economia venne spostata decisamente verso oriente, cioè verso il cuore dell'impero; tutte le colonie greche vennero inoltre sottoposte ad un durissimo trattamento. Per questi motivi, nel 499 a.C. la città di Mileto, colonia ionica dell'Asia Minore, capitanata da Aristagora, decise di insorgere contro il governo persiano e chiese aiuto - consapevole che altrimenti sarebbe facilmente stata schiacciata dallo strapotere dei Persiani - alle città della Grecia. Sparta si rifiutò di portare aiuti, mentre Atene ed Eretria (capoluogo dell'isola di Eubea) nel 498 inviarono soccorsi e riuscirono a dare alle fiamme Sardi, città persiana. Tuttavia, ben presto i Persiani riuscirono ad avere la meglio sulle esigue truppe greche, che vennero vinte a Lade. Nel 494 a.C. Mileto, colpevole di essersi ribellata, catturata, venne rasa completamente al suolo.

Dario, successore
 
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view post Posted on 27/12/2008, 20:10

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Le Guerre Persiane
La seconda fase: da Maratona a Salamina



Dopo la caduta in disgrazia di Milziade, ad Atene si afferma la figura politica di Temistocle: il suo principale obiettivo strategico consisteva nel rafforzamento della potenza della città sul mare; quest'ultimo avrebbe costituito un impareggiabile vantaggio come via per l'espansione commerciale ed eventualmente come via di salvezza. Nel 483 a.C. Temistocle fece costruire a questo scopo 100 triremi: i marinai, che appartenevano alla classe dei Teti, acquistarono una notevole importanza.

Il successore di Dario, suo figlio Serse, nel 480 a.C. organizza una seconda spedizione contro la Grecia per vendicare l'insuccesso del padre dieci anni prima, e questa volta si mosse alla guida di due eserciti, uno via terra ed un secondo via mare. Con un atto di ubris che sarebbe poi stato immortalato dall'unica tragedia di argomento storico, i Persiani di Eschilo, appunto, Serse passò agevolmente l'Ellesponto con un ponte di barche. Il mito vuole - ed è suggestivo credervi - che fece frustare dai suoi soldati le onde, che - ribollendo impetuose - si rifiutavano di cedergli agevolmente il passo. Atene, Sparta ed altre città della Grecia si allearono di fronte al nemico comune, costituendo la cosiddetta Simmachia Ellenica contro i Persiani.

Nell'agosto del 480 a.C. presso il passo delle Termopili 300 spartiati, assistiti da 700 soldati di Tespie e guidati dal valoroso Leonida, si opposero accanitamente al passaggio dell'esercito persiano, finchè furono traditi da Efialte, che rivelò ai nemici un sentiero che aggirava la strettoia: i greci delle Termopili caddero tutti dopo un'eroica resistenza. Successivamente, al capo Artemisio i Greci riuscirono a battere per mare i Persiani, lasciando tuttavia scoperta l'Attica che, pianeggiante, venne a trovarsi preda di facili invasioni. Per questa regione, Temistocle fece evacuare la città di Atene e trasferì l'intero esercito sulle navi. Serse diede alle fiamme la città. Nel settembre del 480 a.C. Temistocle al comando delle sue triremi affronta nella baia compresa tra Salamina e la costa le navi persiane e vince: il nemico è costretto a ritirarsi, sconfitto. Nello stesso anno, il tiranno di Siracusa Gelone sconfigge i Cartaginesi ad Imera e nel 474 a.C. suo fratello Gerone vince gli Etruschi a Cuma. Nel 479 a Platea, città della Beozia, Pausania sconfigge Mardonio e gli ultimi resti dell'esercito persiano. A Micale, sempre nel 479, le navi persiane tirate in secco vengono distrutte.


Al termine delle ostilità contro l'impero persiano, l'effetto più rilevante fu l'enorme crescita del prestigio per la città di Atene - che si mise particolarmente in luce nella difesa della libertà di tutta la Grecia - a scapito di Sparta, che perse il primato di miglior polis, come era stata fino ad allora. Con la vittoria sul potente nemico, la Grecia si assicurò inoltre la salvaguardia dei propri traffici marittimi e si guadagnò una certa convinzione di superiorità morale sui nemici barbari come i Persiani appena sconfitti.
 
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