Segugi

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view post Posted on 28/12/2008, 21:47

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Segugio Carnico

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Origine: Italia (Friuli).
Classificazione F.C.I.: RAZZA NON RICONOSCIUTA

Il Segugio Carnico è un ceppo storico ben fissato e molto diffuso nella parte montana e pedemontana del Friuli fino agli anni '70 del secolo sorso, specie nella Carnia.
Oggi se ne contano appena una cinquantina di esemplari.
 
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view post Posted on 28/12/2008, 22:43

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Anglo-Francaise de Petite Vénerie

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L'Anglo-Francaise de Petite Vénerie discende da vari incroci effettuati tra le razze: “Petit Blu de Gascogne”, il “Petit Gascon Saintongeois”, l’ “Harrier” ed il “Beagle”. I prodotti di questi accoppiamenti sono stati suddivisi dai francesi in ben tre razze distinte, due di media taglia ed una di piccola taglia. Essendo i francesi abbastanza nazionalisti, sostengono che il sangue dei cani utilizzati per i primi accoppiamenti non fosse stato per metà inglese e per metà francese, ma esclusivamente francese, con l’apporto di sangue inglese per ottenere dei miglioramenti funzionali. In Francia questa razza è ancora abbastanza diffusa, infatti ne esistono diverse mute impiegate nella caccia alla volpe. In Italia vengono allevati in gran parte nella zona della Maremma toscana, dove vengono utilizzati in muta per la caccia al cinghiale.

Aspetto generale e carattere

Aspetto generale: cane di media-piccola taglia, di aspetto armonioso. È un cane ben equilibrato nella struttura. Di solida costruzione, ma senza pesantezze eccessive. Se si osserva di profilo ci si accorge che la sua sagoma si avvicina a quella di un cane tipicamente francese, ben costruito. È un cane asciutto e di giusti rapporti

Carattere: è una razza selezionata soprattutto per la caccia in mute. Possiede naturalmente tutti i comportamenti tipici dei Segugi. Le sue doti olfattive sono indubbiamente molto ben sviluppate e possiede una grande resistenza, la quale consente alla razza di essere impiegata nel lavoro per ore senza sosta, mantenendo andature veloci. È una razza abbastanza di carattere. Si rivela abbastanza combattivo ed energico, infatti viene da molti usato per le battute al cinghiale. Allo stesso tempo si nota la sua affettuosità nei confronti del padrone.

Standard

Altezza: dai 48 ai 56 cm (tolleranza di 2 cm in più o in meno è ammessa per un soggetto eccellente).
Peso: da 16 a 20 kg.

Tronco: torace disceso almeno fino alla punta del gomito, ben sviluppato. Le costole sono lunghe e mediamente arrotondate. Il dorso è sostenuto e diritto. I reni sono abbastanza corti e muscolosi. Il ventre è abbastanza pieno, un po’ rilevato, ma non come quello di un Levriero. La groppa è leggermente inclinata e abbastanza lunga.
Testa e muso: allungata, non troppo larga, la bozza occipitale è poco accentuata. Il cranio è leggermente convesso, senza essere bombato. La caduta frontale è poco marcata. Il muso è mediamente allungato, dritto o leggermene montonino. Il labbro superiore deve coprire quello inferiore. Il muso ha aspetto leggermente sfilato.
Tartufo: ben pigmentato, con narici ben aperte.
Denti: completi nello sviluppo e nel numero.
Collo: privo di giogaia e ben staccato.
Orecchie: attaccate leggermente al di sotto della linea dell’occhio. Sono morbide, leggermente girate, di larghezza media, devono arrivare almeno a due dita dalla radice del tartufo.
Occhi: grandi, di colore bruno, con espressione dolce ma vivace.
Arti: anteriori sufficientemente forti, larghi e dritti visti di profilo. Nei posteriori le cosce sono muscolose e ben discese. I garretti sono leggermente angolati e abbastanza vicini a terra. I piedi sono asciutti e chiusi.
Andatura: elastica, viva e sicura.
Spalla: lunga, piatta e obliqua. Ben unita al petto.
Muscolatura: abbastanza sviluppata ed evidente.
Coda: di lunghezza media, abbastanza sottile, ben attaccata nel prolungamento della linea dei reni, guarnita di pelo folto senza essere a spiga.
Pelle: fine, senza pieghe. I tessuti sono tesi.
Pelo: corto, fitto e liscio.
Colori ammessi: tricolore, bianco, nero con focature vive, tartufo nero. Bianco e nero, con focature pallide, tartufo nero, bianco e arancio, tartufo tabacco.
Difetti più ricorrenti: testa troppo corta o troppo larga, occhio sporgente, cranio arrotondato, muso quadrato, orecchie attaccate alte, presenza di giogaia, collo troppo corto, spalla pesante, coda grossolana, occhio chiaro, pelle lassa, prognatismo, enognatismo, mancanza di premolari, depigmentazione del tartufo, movimento scorretto, monorchidismo, criptorchidismo.
 
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view post Posted on 28/12/2008, 23:52

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Ariégeois (Briquet du Midi)

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L'Ariégerois è chiamato anche “Briquet du Midi”. E’ sempre stato, e lo è tuttora, il meno conosciuto e il meno diffuso al di fuori della sua zona d’origine e delle zone circostanti. Questa razza è una delle poche che non ha mai avuto periodi di diffusione. La sua popolarità non ha mai oltrepassato i territori del sud-ovest della Francia. In questa zona, nel 1912 si fondò il primo Club, denominato “Phoebus” che ha organizzato nel corso degli anni moltissime prove di muta nelle quali è emerso grandi qualità di Ariégeois. Alcuni appassionati sostengono che la sua poca diffusione sia dovuta al fatto che questa razza non è considerata da molti una razza pura, perfino dagli abitanti delle zone d’origine. In realtà l’Ariégeois ha come progenitori, due correnti di sangue nobili: Il “Gascon Saintongeois” e il “Bleu de Gascogne”. Esiate anche una terza corrente di sangue, cioè quella del “Briquet”. Nella Francia del sud è abbastanza utilizzato per la caccia alla piccola selvaggina.

Aspetto generale e carattere

Aspetto generale: nella classificazione morfologica è considerato un braccoide. E’ un cane di media taglia, mesomorfo dolicocefalo. Razza leggera, fine, distinto. Abbastanza somigliante al “Cane di grande Veneria”, ma più leggero e più piccolo di statura. E’ un cane dall’aspetto asciutto, ma di giuste proporzioni e di buona costruzione generale.
Carattere: il suo carattere ed il suo temperamento sono veramente eccellenti. E’ una razza molto intelligente e ubbidiente. Sempre molto leale e indubbiamente fedele alla persona che lo accudisce. Non si separerebbe mai dal suo padrone, cerca sempre di seguirlo e di svolgere subito i suoi comandi. Il suo unico scopo di vita è di soddisfare il suo padrone. Ama moltissimo andare a caccia e esplorare nuove zone boschive. Adatto a tutti i tipi di terreno e di clima. E’ una razza abbastanza rustica e resistente. Si adatta a tutte le zone senza nessuna difficoltà. Perfetto compagno e coerente nelle proprie intenzioni.

Standard

Altezza:
- maschi da 55 a 60 cm
- femmine da 53 a 58 cm

Tronco: torace profondo, giungente vicino al gomito, meglio se al gomito, piuttosto leggermente racchiuso che largo o aperto. Coste lunghe e moderatamente cerchiate. Rene dritto e di media lunghezza e ben saldato. Ventre leggermente rientrante, piuttosto piatto.
Testa e muso: asciutta, allungata e leggera allo stesso tempo, priva di rughe e di giogaia. Muso abbastanza stretto. Cranio più stretto che largo, osso occipitale pronunciato e prominente. Canna nasale dritta o leggermente montonina. Le labbra ricoprono appena la mascella inferiore.
Tartufo: di colore nero con narici ben aperte.
Denti: regolarmente allineati e completi nel numero e nello sviluppo.
Collo: leggero, piuttosto sottile, lungo, leggermente arcuato.
Orecchie: fini, soffici, accartocciate, con attaccatura bassa.
Occhi: scuri, ben aperti e non lasciano intravedere la congiuntiva.
Pelle: fine e soffice, non incollata al corpo.
Arti: ben in appiombo con avambraccio largo gli anteriori. Cosce un po’ piatte. Garretti né troppo dritti, né troppo piegati. Andatura media, ma soffice e facile. Piedi da lepre.
Muscolatura: molto asciutta ma dura.
Linea superiore: generalmente abbastanza sostenuta.
Coda: bene inserita. A forma di sciabola e portata gaiamente.
Pelo: fine e molto chiuso.
Colori ammessi: bianco e nero, talvolta macchiettato o blu, fuoco pallido alle guance e al di sopra degli occhi benché il rosso vivo non sia da escludere.
Difetti più ricorrenti: enognatismo, criptorchidismo, monorchidismo, misure fuori standard, dorso molle, coda troppo lunga o portata male, coda torta, depigmentazione del tartufo, movimento scorretto, mancanza di premolari, mascella deviata, appiombi non dritti, testa troppo rotonda, presenza di rughe, presenza di giogaia.
 
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view post Posted on 1/1/2009, 18:30

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Bayerischer Gebirgsschweisshund

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Origine: Germania..
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue

Chiamato in Italia “Segugio da montagna bavarese”, il suo nome tedesco significa gebirgs = montagna e schwisshund = sangue. Verso la fine dell’Ottocento, coloro che cacciavano i cervi, i camosci e la selvaggina delle zone della Germania settentrionale, adoperavano il “Segugio di Hannover” per stanare ed inseguire le prede. A lungo andare, questa razza si rivelò troppo pesante e quindi inadatto alla caccia nelle zone di alta montagna, dove i terreni sono dei più difficili. Quindi, a queste persone, occorreva un tipo di cane più leggero e con delle eccellenti qualità di agilità, in grado di sostenere lunghe camminate in grado di resistere alle difficoltà climatiche e fisiche di quei luoghi. Perciò decisero di tentare vari incroci tra questi “Segugi di Hannover” con femmine di razze assai più leggere di costruzione, come i “Bracken” ed anche con “Segugi tirolesi”. I prodotti di tali incroci si rivelarono subito ottimi nel loro compito venatorio. Dopo molta selezione in Germania si arrivò ad istituire un Club ed a comporre uno Standard. In questo modo sono arrivati a creare il Segugio Bavarese da montagna odierno.

Aspetto generale e carattere

Aspetto generale: cane di media mole e taglia, mesomorfo dolicocefalo. Classificato morfologicamente come tipo braccoide. È un cane piuttosto leggero, molto muscoloso. Il suo corpo è leggermente allungato, leggermente rilevato posteriormente. Poggia su arti non troppo lunghi. È un cane abbastanza ben proporzionato nell’insieme. È una razza dall’espressione seria e intelligente.
Carattere: è un cane di resistenza pregevole. Ha delle grandi qualità di temperamento. È una razza selezionata appositamente per aiutare l’uomo nella ricerca della preda da cacciare, lavoro nel quale è indiscutibilmente una della razze migliori del mondo. La sua fedeltà e devozione nei confronti del padrone è davvero ammirevole. In campo aperto non lascia scampo a cervi, caprioli e ad altri animali selvatici di media e grande dimensione. Si rivela anche un ottimo compagno per la famiglia. Se abituato è possibile farlo vivere anche in casa. Mostra il lato migliore di sé quando si trova i luoghi boschivi ed in zone selvatiche.

Standard

Altezza:
- maschi mai superiori ai 50 cm
- femmine mai superiori ai 45 cm al garrese.
Peso: varia da 25 a 35 kg.

Tronco: dorso non troppo corto, ma molto robusto, con fianchi larghi e muscolosi specialmente verso la pare renale che è sempre leggermente arcuata. Groppa piuttosto piatta e inserentesi diritta nell’attacco coda. Il petto non è troppo largo, la gabbia toracica è discesa e profonda, con le coste lunghe che raggiungono fianchi. Il ventre è leggermente retratto.
Testa e muso: cranio proporzionatamente largo, non troppo pesante, con superficie piatta anche se leggerissimamente arcuata. Muso un po’ scarno sotto gli occhi, non troppo lungo né troppo largo. Arcate sopracciliari ben sviluppate. Le labbra sono ben combacianti, non pendule, con commessura labiale ben visibile.
Tartufo: nero, oppure marrone scuro.
Denti: devono essere completi nel numero. La chiusura è a forbice o a tenaglia.
Collo: robusto e asciutto. Di media lunghezza.
Orecchie: un po’ oltre la media lunghezza, pesanti, attaccate alte, a base larga, ricadenti piatte ed aderenti alla testa, arrotondate alle estremità.
Occhi: limpidi, non troppo grandi né troppo tondi, con palpebre ben racchiuse, di colore marrone scuro o anche più chiaro.
Arti: gli anteriori sono di ossatura robusta ma non pesante. Visti da davanti ben in appiombo e fortemente muscolosi, metacarpi dritti, ma no perpendicolari. I posteriori hanno cosce ben larghe e lunghe, la gamba è obliqua e proporzionatamente lunga. Il metatarso è perpendicolare al terreno. Le cosce sono ben coperte di pelo che deve sporgere ai bordi di esse, quasi ispido. I posteriori visti da dietro devono essere paralleli tra loro e perfettamente in appiombo. I garretti non devono essere girati né in dentro né in fuori. I piedi non sono eccessivamente robusti, ma con dita ben chiuse ed arcuate. Unghie nere o color corno. I piedi sono a forma di cucchiaio.
Andatura: disinvolta e sciolta.
Spalla: ben oblique con braccio lungo.
Muscolatura: molto sviluppata in tutto il corpo, soprattutto negli arti posteriori.
Coda: di media lunghezza, raggiunge circa la punta del garretto. Non deve essere attaccata bassa e scorre slanciata e sottile sull’orizzontale o all’ingiù. Sul lato inferiore è fornita di maggior pelo.
Pelo: aderente, folto e coro. È moderatamente duro al tatto con poca lucentezza, più fine sulla testa e alle orecchie; meno fine e più lungo sul ventre e sulle cosce.
Colori ammessi: tutte le sfumature del rosso e del fulvo, giallo, ocra grigio-rosso come il pelo invernale del capriolo, tigrato o una tinta di fondo mescolata di peli neri.
Difetti più ricorrenti: struttura raccolta, garrese pronunciato, cane troppo alto sugli arti, metacarpi e piedi deviati, piede aperto, tartufo carnicino, occhio troppo aperto, collo troppo corto, coda troppo spigata, rachitismo, ossatura troppo leggera, prognatismo, enognatismo, monorchidismo, criptorchidismo, movimento scorretto, carattere timido o aggressivo, pelo troppo fine, colori non ammessi, segni bianchi sul mantello.
 
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view post Posted on 1/1/2009, 21:37

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Basenji

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Origine: Zambia (Africa centrale).
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue.

Il Basenji è una razza che proviene dall’Africa, perciò è anche detto “Cane del Congo”. Le sue prime tracce si ritrovano infatti in tombe e graffiti, risalenti a cinquemila anni fa. Fu scoperto dagli esploratori europei. Nell’anno 1934 fu introdotto in Europa il primo esemplare. Nel lungo frattempo, ha girato le foreste e gli altopiani insieme alle tribù africane, che lo adoravano e che se ne servivano nelle foreste come cane guida. E’ stato utilizzato per molti secoli, per seguire le piste e per segnalare la presenza di prede o di animali feroci nelle vicinanze. Era anche molto impiegato per la caccia alla piccola selvaggina. Era paragonato ad un piccolo daino per la sua velocità ed agilità dei movimenti. Alcuni esperti e studiosi sostengono anche che questo piccolo cane possa in effetti essere il progenitore dei “Terriers”. Il Basenji era un cane molto noto e popolare nell’antico Egitto. E’ stato il cane prediletto di molti faraoni. E’ una razza che ha mantenuto sempre una certa purezza. Sono stati, per la maggior parte gli allevatori inglesi che hanno selezionato alcuni tra i migliori esemplari. A parte l’Inghilterra, in Europa è piuttosto raro. Anche in Italia non è molto diffuso.

Aspetto generale e carattere

Aspetto generale: cane di piccola taglia, mesomorfo mesocefalo. E’ una razza molto particolare. Una delle curiosità di questa razza, che molti non sanno, è che non abbaia mai. E’ un cane di giuste proporzioni e con una eccellente costruzione. Solido e di muscolatura asciutta. Molto ben costruito. Armonico nei tratti, nell’espressione e nell’andatura. Ha una caratteristica coda arrotolata sulla groppa, e gli orecchi eretti sulla testa.

Carattere: il Basenji è un cane pulitissimo, si può definire addirittura il più pulito tra i cani. Non solo non sporca assolutamente in casa, ma si pulisce personalmente come un gatto, ed è per natura privo di qualsiasi cattivo odore. E’ una razza quasi muta, non abbaia mai. Ha un aspetto intelligente. E’ una razza abbastanza ubbidiente e fedele. E’ sicuramente un perfetto compagno per tutta la famiglia. Adatto anche per stare a tempo pieno insieme ad i bambini. Non ha nessun problema di adattamento, ed anche se è originario dell’Africa, si adegua senza problema alle case europee. Si dimostra sempre vivace, festoso e allegro.

Standard

Altezza:
- maschi circa 42,6 cm
- femmine circa 40 cm
Peso:
- maschi circa 10,8 kg
- femmine circa 9,9 kg

Tronco: con torace ben disceso e di media larghezza. Il corpo è corto e dritto, con coste ben cerchiate, con buon spazio per il cuore. Lo sterno disceso; il rene corto, il ventre ben disegnato.
Testa e muso: di larghezza media, non grossolana e ben cesellata; si ristringe all’altezza degli occhi: il suo portamento è distinto; il cranio è piatto. Il muso si assottiglia dopo gli occhi verso il tartufo ed è meno lungo del cranio. Quando le orecchie si raddrizzano, si formano delle rughe sulla parte anteriore del capo, facendo assumere al cane un aspetto stupito, caratteristico del Basenji. Una formazione esagerata di tali pliche deve essere evitata.
Tartufo: nero è più ricercato.
Denti: regolarmente allineati e completi nel numero e nello sviluppo.
Collo: di buona lunghezza, uscente nettamente dalle spalle. Ben inserito al tronco e obliquo. Il di sotto della gola è abbastanza pieno e la nuca è molto evidente e muscolosa.
Pelle: molto rilassata.
Arti: diritti, di giusta ossatura, con tendini ben definiti. I metacarpi piuttosto dritti. Robusti e muscolosi, con una lunga porzione femorale ed i garretti ben discesi.
Muscolatura: asciutta ed evidente.
Linea superiore: diritta e solida.
Coda: con attaccatura alta e formante uno o due anelli. Deve essere ferma su uno dei lati della groppa.
Pelo: corto e setoso.
Colori ammessi: sauro con macchie bianche, ed estremità della coda bianca. Si riscontrano parimenti dei soggetti bianco-neri, bianco-nero fuoco. Il sauro è talvolta molto scuro in virtù di una pigmentazione nera molto accentuata; in tal caso le macchie bianche sono molto piccole. I soggetti di color crema non sono ammessi all’esposizione e sono esclusi dall’allevamento.
Difetti più ricorrenti: prognatismo, enognatismo, criptorchidismo, monorchidismo, misure fuori standard, occhi piccoli, dorso molle, coda troppo lunga o portata male, depigmentazione del tartufo, movimento scorretto, manto color crema, mancanza di premolari, mascella deviata, appiombi non dritti.
 
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Basset Artesien-Normand

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Origine: Francia.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue.

I cani Bassets sono considerati cani da seguito, anche se spesso vengono confusi da molti inesperti con i Bassotti che sono tutta un’altra cosa, essendo cani da tana. Hanno un’origine relativamente recente. Questa particolare razza è stata allevata e selezionata per rispondere a determinate condizioni di un particolare lavoro. La taglia ridotta di questo cane comporta dei notevoli vantaggi nel suo impiego. Anche se il suo olfatto non è dei più potenti e la sua velocità è moderata, questo cane veniva utilizzato per la caccia in terreni di non vaste dimensioni. E’ una razza che in ambito venatorio, non può competere con razze più grandi, come ad esempio il “Segugio Italiano” o il “Bracco”, infatti non viene mai impiegato nella caccia da solo ma sempre in mute di diversi soggetti. Di questa razza esistono due varietà, sempre provenienti dallo stesso ceppo d’origine. Una varietà è stata selezionata dal Conte Le Coulteulx nell’Artois ed è il “Basset Normand, l’altra varietà è stata selezionata da Lane in Fiandra e si chiama “Artesiana”, ma sono talmente poche le differenze che sono state incrociate in passato più volte.

Aspetto generale e carattere

Aspetto generale: il Basset Artésien-Normand cane di piccola taglia e mole, anacolimorfo aberrante Bassotto, dolicocefalo. E’ classificato morfologicamente come braccoide. E’ un cane lungo, più lungo di quanto la sua taglia in effetti non comporti, ben piazzato. La struttura è solida, con una muscolatura abbastanza asciutta, di giusta ossatura in relazione alla mole.
Carattere: è una razza che sorprende tutti coloro che la possiedono. Dal suo aspetto pare un cane delicato, ma l’apparenza inganna in questo caso, infatti si tratta di una razza abbastanza resistente. Se viene quotidianamente allenato, è in grado di resistere a lunghissime camminate e a dure prove di lavoro. E’ una razza adatta per la piccola selvaggina, anche se oggi sono poche le persone che lo utilizzano per questo scopo. E’ un cane affettuosissimo con il padrone e adattissimo per stare insieme alla famiglia ad ai bambini. Adatto anche a convivere con altri animali. Quando è portato a caccia assume una ferocia incredibile con la preda e mostra un coraggio eccezionale. Sempre leale e sufficientemente ubbidiente.

Standard

Altezza: varia dai 26 cm ai 36 cm al garrese.
Peso: varia da 13 a 16 kg.

Tronco: torace con sterno ben saliente, il petto mediamente disceso, ma largo e arrotondato. Le coste sono rotonde, compensando con la loro convessità la mancanza di profondità. Il dorso è largo e ben sostenuto. Il rene leggermente arcuato. Le anche sono un po’ oblique con una leggera inclinazione alla groppa. Il fianco è disceso e pieno.
Testa e muso: a forma di cupola, di media larghezza, guance formate non da un complesso di muscoli, ma solamente per la pelle che ci disegna una o due pieghe. Nell’insieme la testa deve avere l’aspetto piuttosto scarno. Il cranio con caduta naso-frontale segnata senza esagerazioni. L’apofisi occipitale è talvolta apparente. La canna nasale è di media lunghezza, abbastanza larga, leggermente convessa avanti al tartufo.
Tartufo: nero e largo, un po’ avanzante rispetto alle labbra; le narici sono ben aperte.
Denti: regolarmente allineati e completi nel numero e nello sviluppo.
Collo: abbastanza lungo, con un po’ di giogaia, ma sempre senza esagerazioni.
Orecchie: attaccate più in basso possibile, mai al di sopra della linea dell’occhio, strette all’attacco, ben accartocciate, soffici, fini molto lunghe, giungenti almeno alla lunghezza del muso e terminanti piuttosto in punta.
Occhi: grandi, scuri, sguardo calmo e serio. La congiuntiva inferiore talvolta appare.
Arti: anteriori corti, grossi, torti o semi-torti o un po’ meno che semi-torti, purché abbiano un principio di torsione sufficientemente visibile, ma mai deforme. Le membra anteriori presentano sovente sotto l’articolazione del carpo, cioè sul metacarpo, diverse pieghe di pelle. Le cosce sono ben imbottite e muscolose, devono formare con la groppa una massa pressoché sferica. I garretti sono lievemente piegati e forti. Piedi posati in appiombo, le dita sono contornate senza difformità, in modo che esse appoggino bene a terra.
Andatura: calma, ma disinvolta.
Muscolatura: abbastanza asciutta, ma evidente.
Coda: bene attaccata, piuttosto lunga, forte alla radice e assottigliatesi progressivamente. Portata talvolta a sciabola, ma mai ricadente sul dorso, non spigata.
Pelo: raso, corto e chiuso, senza essere troppo fine.
Colori ammessi: tricolore o bianco e arancio, bicolore. I cani tricolore dovranno essere largamente macchiati di fulvo alla testa, con mantello o macchie, sia nere, sia grigio lepre o pelo di tasso, sfumate di fulvo alla loro estremità.
Difetti più ricorrenti: misure fuori standard, mascella deviata, mancanze di premolari, testa piatta, enognatismo, fronte larga, orecchie piatte, gomiti in fuori, piedi piatti, coda troppo lunga, coda torta, garretti chiusi, cosce piatte, membra anteriori deformi, movimento scorretto, gambe diritte.
 
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Basset Bleu de Gascogne

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Origine: Francia.
Classificazione F.C.I.: 6 - segugi e cani per pista di sangue.

Molti sostengono che la derivazione del Basset Bleu de Gascogne sia dovuta ad incroci del “Grand Blue”. Alcune recenti ricerche di esperti cinofili francesi hanno indicato che questa teoria non è molto attendibile. Ci sono altri studiosi che pensano che sia una mutazione del “Basset Artésien-Normand”, viste le molte somiglianze con quest’ultimo. L’allevatore Alain Bourbon, il quale riuscì a rigenerare la razza, afferma che vennero utilizzati esemplari di razze simili, allo scopo di ricostruire la razza. Alcune società francese dichiarano che la razza derivi dal “Grand Blue”. Con una discreta selezione, gli allevatori francesi sono riusciti a mantenere la razza su n livello eccellente. Molti affermano che questo tipo di cane è in pieno rinnovamento.

Aspetto generale e carattere

Aspetto generale: cane di piccola taglia e mole, anacolimorfo aberrante Bassotto e dolicocefalo. Classificato morfologicamente come braccoide. È una Basset estremamente tipico, denotante la grande razza, abbastanza importante e senza essere tuttavia troppo massiccio. La costruzione è solida e molto stabile. Molto simile alla razza “Basset Artésien-Normand”, anche se con il colori del manto totalmente diversi.

Carattere: cane abbastanza intelligente ed estremamente affettuoso. Adattissimo per stare insieme ad i bambini e alla famiglia. È una razza che viene utilizzata quasi sempre in muta durante la caccia. Piuttosto ubbidiente e devoto al padrone. Adora rendersi utile eseguendo il proprio dovere quando lavora, ed ama molto essere portato in giro.

È un cane che può essere considerato a duplice attitudine, considerando che è allo stesso tempo un buon cane da lavoro ed un bravissimo compagno.

Standard

Altezza: da 34 cm a 42 cm.
Peso: varia da 16 a 20 kg.

Tronco: con torace ben sviluppato in profondità, abbastanza largo. Le coste sono ben arrotondate. Il dorso è allungato e ben sostenuto. Il rene è corto, sovente arpeggiante. Il fianco è abbastanza disceso.
Testa e muso: testa asciutta, a forma di ogiva allungata, più stretta che larga. Canna nasale lunga e leggermente montonina. Il cranio è un po’ convesso ogivale. La cresta occipitale è moderatamente accentuata.
Tartufo: nero e ben aperto.
Denti: completi nello sviluppo e nel numero.
Collo: abbastanza lungo, un po’ arcuato, giogaia sviluppata ma senza eccesso.
Orecchie: con attaccatura bassa, al di sotto della linea dell’occhio, pongono bene in risalto il cranio. Si presentano lunghe, fini, accartocciate. Sono appoggiate lungo la mascella e devono raggiungere per lo meno a punta del tartufo.
Occhi: marrone scuro e di bella espressione, dolce, un po’ triste. Talvolta la palpebra inferiore, leggermente ricadente, lascia intravedere un po’ di congiuntiva.
Pelle: nera o bianca marmorizzata di macchie nere. Palato, labbra, parti genitali e suola neri.
Arti: forti, diritti. Vengono tollerati se sono semitorti. Nei posteriori le cosce sono muscolose. I garretti sono larghi, ma sovente un po’ dritti e chiusi. I piedi sono abbastanza forti e di forma ovale un po’ allungata. Suole e unghie nere.
Spalla: muscolosa, ma non carica.
Muscolatura: ben sviluppata in tutto il corpo, soprattutto negli arti posteriori.
Coda: bene attaccata, abbastanza lunga, talvolta un po’ spigata.
Pelo: non troppo fine, fitto.
Colori ammessi: blu a macchie nere più o meno estese, con o senza gualdrappa. Gli occhi sono sormontati da due macchie focate più o meno cariche. Tracce focate esistono, anche qui più o meno accentuate, alle guance, alle labbra, alla faccia interna dell’orecchio, alle membra.
Difetti più ricorrenti: occhi chiari, macchie depigmentate, muso appiattito, prognatismo, enognatismo, mancanze di premolari, mascella deviata, taglia fuori standard, anteriore deforme, colori non ammessi, movimento scorretto, monorchidismo, criptorchidismo
 
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Basset Fauve de Bretagne

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Origine: Francia.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue.

Nel suo paese di origine viene definita la razza ridotta del “Grand Fauve de Bretagne”, ormai completamente scomparso e sostituito dal “Griffon Fauve”. Nel corso della propria storia, questo Basset ha subito numerosi incroci, soprattutto con il “Bassetto Vendeano”, infatti in Francia, ancora oggi si trovano dei Vendeani con la testa dei fulvi Bretoni. Questa razza, però, nei suoi caratteri essenziali rassomiglia alla razza da cui proviene. È stato abbastanza utilizzato nel corso degli anni nel suo paese d’origine, per la caccia alla piccola selvaggina. Questi piccoli cani fulvi sono piuttosto numerosi in tutta la Francia, oltre che nella regione della Bretagna. Molto apprezzati dai cacciatori francesi per la caccia alla lepre ed ai conigli.

Aspetto generale e carattere

Aspetto generale: cane di piccola taglia e mole. È anacolimorfo aberrante Bassotto, dolicocefalo. Considerato un braccoide nella sua classificazione morfologica. Per molti aspetti somatici e morfologici del corpo rassomiglia alla razza da cui deriva. Devono agire in località in cui la vegetazione è prevalentemente costituita da forre e roveti. È un cane raccolto nel suo insieme, pur mantenendo le caratteristiche fondamentali di un Basset. Possiede arti leggermente torti. Per essere di piccola taglia è abbastanza veloce. Nell’insieme ha una costruzione molto solida

Carattere: è un canino di gran temperamento e di grande vivacità. Abbastanza ubbidiente e molto legato al padrone e alla sua famiglia. Alcuni dei suoi aspetti caratteriali ricordano molto il comportamento dei cani da compagnia. Molto allegro e gioviale. Si dimostra molto soddisfatto se riesce ad eseguire i comandi del padrone. È contentissimo se viene portato in zone nuove e se viene portato a fare lunghe passeggiate. Cane molto resistente e rustico.

Standard

Altezza: da 32 cm a 36 cm.
Peso: varia dai 16 ai 18 kg.

Tronco: torace largo e allo stesso tempo abbastanza disceso. Le coste sono leggermente cerchiate in tutta la loro lunghezza. Il dorso è lungo, ma senza esagerazione, e si dimostra meno lungo che nelle altre razze simili. Il rene è largo, sostenuto e ben muscoloso. I fianchi sono pieni.
Testa e muso: cranio di lunghezza media, va diminuendo di larghezza fino al livello delle arcate sopraccigliari che sono poco accusate. La cresta occipitale è marcata. Il muso è poco carico di guance.
Tartufo: nero e ben scuro, narici bene aperte.
Denti: completi nello sviluppo e nel numero.
Collo: abbastanza corto e muscoloso.
Orecchie: fini al loro attacco che deve trovarsi al livello della linea degli occhi, non troppo bassi, di una lunghezza media, raggiungente a mala pena la punta del muso, terminanti in punta, ricoperte di un pelo più fine e dolce di quello del corpo, mai però sericeo.
Occhi: scuri, con sguardo vivace. La congiuntiva non è apparente.
Pelle: rugosa al tatto.
Arti: dritti o leggermente forti e forti. Piedi secchi, chiusi e duri. Nei posteriori le cosce sono ben muscolose. Le anche sono ben evidenti. I garretti sono forti, larghi e moderatamente angolati.
Andatura: abbastanza vivace.
Spalla: muscolosa, un po’ inclinata.
Muscolatura: abbastanza ben sviluppata in tutto il corpo, soprattutto negli arti posteriori.
Coda: grossa alla base. Viene portata leggermente “a falce”, non molto lunga e affilantesi bene in punta.
Pelo: molto duro, denso, non lungo, pressoché raso, piatto, mai lanoso, il muso non arruffato.
Colori ammessi: frumento dorato, o fulvo pi o meno carico, talvolta una macchia bianca al petto o al collo che peraltro non sono ricercate.
Difetti più ricorrenti: occhio chiaro, muso appiattito, prognatismo, enognatismo, mancanze di premolari, mascella deviata, taglia fuori standard (4 cm in più o in meno), anteriore deforme, colori non ammessi, movimento scorretto, monorchidismo, criptorchidismo, testa troppo corta, orecchie piatte, pelo lanoso.
 
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view post Posted on 1/1/2009, 23:51

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Basset Griffon Vendéen

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Origine: Francia.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue.

Deriva dalla razza di forma maggiore, cioè dal “Grand Griffon Vendéen”. Il Grand Basset, chiamato anche semplicemente Basset Griffon Vendéen,è una riduzione del “Grand Griffon” per la testa, con una mutazione per il corpo e per le membra. È un cane ideale per la caccia al coniglio, considerando le sue moderate dimensioni, è molto agevolato per stanare e seguire la preda. Questa razza è stata molto ben selezionata, grazie all’allevatore francese Abel Dezamy e al Club specializzato sotto la sua autorità. Ricercati anche in altri paesi di Europa, ma più per la compagnia che per la caccia.

Aspetto generale e carattere

Aspetto generale: cane di piccola taglia, anacolimorfo aberrante Bassotto, dolicocefalo. Classificato come braccoide morfologicamente. Possiede una struttura molto leggermente allungata. Gli atri sono dritti. La coda è leggermente rialzata, senza ricadere sui reni. Pelo ruvido e lungo, senza esagerazione, non deve essere né sericeo né lanoso su tutto il corpo senza eccezione alcuna. Le sue dimensioni sono molto utili per il suo impiego venatorio. La sua costruzione è molto solida e potente in relazione alla mole.

Carattere: un cane di eccezionale carattere. Eccezionale per e sue doti di affettuosità e fedeltà. Sempre leale al padrone. Piuttosto ubbidiente, se ben abituato. Facilmente addestrabile al lavoro venatorio. Cane ideale alla caccia al coniglio e al fagiano. Molto vivace e allegro. Esprime sempre un’instancabile voglia di fare e di scoprire luoghi nuovi e nuovi odori. Si rivela con la famiglia anche un eccellente cane da compagnia.

Standard

Altezza: da 38 cm a 42 cm.

Tronco: torace ben aperto, lungo e profondo. Le coste sono cerchiate. Il dorso è lungo, largo e diritto, inizia ad arcuarsi alla sua congiunzione con il rene. Il rene è solido, ben pieno e leggermente arcuato. La groppa è ben aperta e molto muscolosa. Il fianco è piuttosto pieno che disceso.
Testa e muso: cranio convesso, allungato, non troppo largo, ben evidente sotto gli occhi. Caduta naso-frontale marcata, l’osso occipitale è ben sviluppato. Il muso è lungo, quadrato all’estremità. La canna nasale molto leggermente montonina. Le labbra presentono forti mustacchi.
Tartufo: nero, sviluppato, aperto e ben sortito.
Denti: completi nello sviluppo e nel numero.
Collo: lungo e robusto, più grosso alla sua inserzione, nelle spalle privo di giogaia.
Orecchie: sono soffici, strette e fini, ricoperte di pelo lungo e terminanti in ovale allungato, ben girate in dentro raggiungono almeno l’estremità del tartufo. Sono inserite al di sotto della linea dell’occhio.
Occhi: grandi, scuri, non mostranti la cornea, di bella espressione intelligente e familiare. La congiuntiva non deve essere apparente. I peli che sovrastano gli occhi sporgono in avanti senza ricoprirli.
Pelle: abbastanza spessa, sovente marmorizzata nei soggetti tricolori, bianco e neri e bianco e grigio.
Arti: ossatura sviluppata. Diritti. Avambracci robusti, carpi marcati, tuttavia non devono mai toccarsi. I piedi sono grossi e chiusi nello stesso tempo, asciutti. Suole resistenti, unghie solide. I posteriori hanno cosce fortemente muscolose, ma non troppo arrotondate. I garretti larghi, angolati e mai completamente diritti.
Andatura: facile nelle tre fasi.
Spalla: asciutte, oblique, non girate in fuori, ben saldate al corpo.
Muscolatura: abbastanza ben sviluppata in tutto il corpo, soprattutto negli arti posteriori.
Coda: inserita alta, grossa alla sua inserzione, si affina gradatamente verso l’estremità, spigata, abbastanza lunga, portata a lama di sciabola, o leggermente incurvata.
Pelo: duro e non troppo lungo, piatto, mai sericeo o lanoso. Le frange non devono essere troppo abbondanti.
Colori ammessi: unicolore: fulvo più o meno carico, pelo di lepre, bianco, grigio. Bicolore: bianco e arancio, bianco e nero, bianco e grigio, bianco e fuoco.
Difetti più ricorrenti: testa piatta e corta, tartufo decolorato, tartufo depigmentato, occhio chiaro, muso appiattito, mascelle ineguali, orecchie piatte, orecchie sprovviste di pelo, orecchie con attaccatura alta, collo troppo corto, dorso molle, arti torti, arti semi-torti, garretti troppo angolati, pelo lanoso, monorchidismo, criptorchidismo, enognatismo, mancanze di denti, andatura scorretta.
 
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Basset-Hound

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Origine: USA - Gran Bretagna.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue.

Il Basset-Hound è una razza di formazione relativamente recente. È stata importata in Inghilterra nell’Ottocento. È una razza che si è formata in Francia, è stata selezionata nel secolo XVII dal vecchio tipo del “Segugio di St. Hubert”. In Gran Bretagna questo Basset venne attentamente selezionato. Nel 1883 venne riconosciuto ufficialmente e venne iscritto al Kennel Club inglese. Sorsero successivamente molte dispute su come andava selezionata la razza. Alcuni pensavano che si doveva evidenziare l’aspetto estetico della razza, altri sostenevano che si doveva mantenere l’utilità venatoria della razza. La sua diffusione e popolarità venne evidenziata solamente dopo che gli Stati Uniti presero in mano la selezione di questa particolare razza la quale venne allevata e selezionata, fino a risultare americana a tutti gli effetti. La sua nazionalità è sempre in disputa tra gli inglesi e gli americani. L’ultimo standard è stato emanato nel 1977 dall’Inghilterra. Il modo più corretto è dire che la sua nazionalità è anglo-americana. Il Basset Hound è molto ben allevato anche in Italia, grazie a grandi Allevatori come ad esempio il Dott. Giuseppe Benelli.

Aspetto generale e carattere

Aspetto generale: cane di piccola taglia, anacolimorfo aberrante Bassotto, dolicocefalo. Classificato morfologicamente come braccoide.
Cane dagli arti corti, ma di considerevole sostanza, ben bilanciato. La sua ossatura è più pesante, in rapporto alla taglia, di qualsiasi altra razza, mentre i suoi movimenti sono sciolti e privi di goffaggine. Lungo tutto il corpo le fase muscolari sono ben distribuite e sviluppate. La sua voce è forte e profonda.
Possiede tutte le caratteristiche che gli offrono la possibilità di seguire perfettamente una pista, anche su terreno difficile. Nel movimento non dimostra oscillazione dei gomiti e dei ginocchi e le articolazioni non sono rigide. Possiede delle lunghe orecchie, le quali sono uno degli aspetti che rendono unica questa splendida razza.
Carattere: è un cane eccezionale. Di temperamento dolce, né vivace né timido. Possiede grande resistenza ed è estremamente devoto al padrone. Si affeziona in modo struggente alla famiglia che ne ha cura. È un compagno eccezionale. Ama essere portato ad intraprendere lunghe passeggiate, anche se a volte, se abituato a stare in casa, diventa un po’ pigro. Uno dei cani preferiti dai bambini a causa del suo aspetto originale e buffo. Ormai viene poco usato per le sue prestazioni nella caccia, ma viene soprattutto elogiato e prediletto per le sue doti di buon cane per la compagnia.

Standard

Altezza: 13 a 15 pollici, che corrispondono circa da 33,02 cm a 38,10 cm.
Peso: varia dai 18 ai 27 kg.

Tronco: petto possente con manubrio dello sterno en evidente, torace ben disceso e cerchiato con costole ben arrotondate ed allungate all’indietro. Il dorso è largo, forte, dritto, con il garrese e la groppa approssimativamente alla stessa altezza. Il rene è corto e può essere leggermente arcuato.
Testa e muso: a cupola, con leggero stop e cresta occipitale ben marcata. Di media lunghezza, leggermente più stretta dalla fronte al tartufo. Il muso, nella sua apparenza generale è scarno, ma non a punta. La lunghezza del cranio è pari a quella del muso. Gli assi cranio-facciali sono tra loro paralleli. Sul fronte ed ai lati esterni degli occhi ci sono moderate pieghe di pelle. In ogni caso la pelle della testa è così rilassata da formare visibili rughe quando il cane tende la testa in avanti. Il labbro superiore pendulo, copre abbondantemente quello inferiore.
Tartufo: completamente nero; è marrone o color fegato in soggetti dal mantello chiaro. È largo, con narici ben aperte, può sporgere un poco oltre la faccia anteriore del muso.
Denti: deve essere completa. La chiusura è a forbice o a tenaglia.
Collo: muscoloso ed abbastanza lungo, con buona arcuatura e con bel distacco dalla nuca; esso presenta nel suo margine inferiore un’abbondante giogaia, ma senza esagerazione.
Orecchie: inserite molto basse e indietro, mai a di sotto della linea dell’occhio. Sono molto lunghe, cadono morbide e con voluta interna. Sono di tessitura vellutata, morbide e di cartilagine molto sottile. Se tese in avanti devono oltrepassare la punta del tartufo.
Occhi: castani. Possono sfumare al nocciola in soggetti dal mantello chiaro. Non devono essere né sporgenti, né infossati. La palpebra inferiore mostra, moderatamente, la membrana nittitante di colore rosso. L’espressione è seria e calma.
Arti: corti, potenti con ossatura importante. I gomiti sono ben aderenti al torace. I carpi leggermente torti ma non tanto da impedire un movimento sciolto o da toccarsi tra loro quando il cane si muove. Il piede può essere rivolto dritto in avanti o essere leggermente girato in fuori, in ogni caso il cane deve stare perfettamente allineato, con il peso ben distribuito tra le dita ed i cuscinetti plantari, così che l’impronta lasciata a terra è quella di un cane di grande taglia. Il posteriore è muscolosissimo, robusto, visto da dietro deve sembrare una sfera. Ginocchi ben obliqui ed in avanti.
Andatura: il suo movimento deve suscitare l’impressione di armonia e potenza, con gli arti che si muovono perfettamente in linea.
Spalla: scapole ben inclinate e spalla non pesante.
Muscolatura: molto sviluppata in tutto il corpo, soprattutto negli arti posteriori.
Coda: ben portata, piuttosto lunga, forte alla base e si restringe verso la punta. Nella sua parte inferiore il pelo moderatamente più lungo e duro. Quando il cane si muove, viene portata su e si incurva gentilmente verso il dorso, a sciabola. Mai arricciata e gaia.
Pelo: liscio, corto ed aderente senza essere troppo fine.
Colori ammessi: generalmente tricolore, bianco e arancio o bianco e limone. Sono ammessi però tutti i colori degli Hounds.
Difetti più ricorrenti: atipicità, costruzione gracile, mancanza di armonia, arti e piedi deboli, depigmentazione, monorchidismo, criptorchidismo, enognatismo, prognatismo, mancanze di premolari, mascella deviata, coda torta, assi longitudinali della testa divergenti o convergenti, movimento scorretto.


Segugio di Cravin

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Origine: Italia (Piemonte).
Classificazione F.C.I.: RAZZA NON RICONOSCIUTA

Segugio di origine piemontese. Varietà del piccolo lepraiolo italiano.
Il Segugio di Cravin è probabilmente il risultato di incroci di segugi nostrani, fra cui i ciaplin, piccoli, validissimi segugi fulvi a pelo raso, con maschera, zampe e punta della coda bianche, allevati sulle colline piemontesi, nel passato, dai contadini cacciatori, e segugi unicolore dorato o anche bianchi ed arancio a pelo forte e lungo, di origine savoiarda, probabilmente briquet vandeani o derivati, che erano presenti in buon numero sulle Alpi piemontesi.
La selezione rigorosa da un punto di vista funzionale non disgiunta dalla valorizzazione di alcune caratteristiche morfologiche possedute da qualche soggetto eccezionale, è riuscita a fissare un tipo di segugio estremamente valido, che ha dominato sulle colline piemontesi negli anni fra le due guerre e forse anche prima, e per un decennio dopo.
L’abbondante infusione di sangue di segugio italiano ne ha modificato il tipo ed il lavoro ed i soggetti che conservano le caratteristiche originarie sono purtroppo diventati rari.
Il nome cravin non deriva tanto dall’idea di pelo caprino, che caprino poi non è, ma piuttosto dal fatto che tutti in soggetti erano presenti dei peli un po’ più lunghi ed abbondanti all’altezza del gomito e del ginocchio, fatto tipico di molte capre, soprattutto quelle alpine. Questo mi fu precisato in occasioni e luoghi diversi da anziani cacciatori dei tempi delle mie ricerche, e mi è parso verosimile.
La SISP Società Italiana Pro Segugio (www.prosegugio.it) ha formato una Commissione di esperti per raggruppare alcune delle vecchie razze di segugi di taglia medio piccola ancora esistenti in Italia per arrivare al riconoscimento ufficiale di una razza comune Piccolo Lepraiolo Italiano. I maggiori rappresentanti sono il segugio dell’ Appennino e il Cravin Piemontese, si differenziano fra loro per il pelo ed il colore. La Pro Segugio di Torino ha formato un gruppo di appassionati denominato AMICI DEL CRAVIN per promuovere ed intensificare la ricerca nel territorio, organizzando ritrovi e raduni, si è fatto un regolamento e lo standard del cane. Per poter accedere all’apertura dei Libri genealogici l’ENCI richiede almeno 8 genealogie diverse.

Aspetto generale: è un cane di taglia medio/piccola, dall’aspetto robusto, accentuato dall’abbondanza del pelo, di forme asciutte, con buoni muscoli ed ossatura forte.
E’ di poche pretese dal punto di vista alimentare. Ha un carattere schivo e riservato; in casa non ci si accorge quasi della sua presenza, non crea problemi e si accontenta di poco spazio.

Stile di lavoro: dinamico, pieno di entusiasmo, instancabile, si adatta perfettamente a tutti i terreni. L’andatura preferita, prima dello scovo, è il trotto, leggero, energico, spigliato, alternato a brevi tratti di galoppo. Segue fedelmente naso a terra le passate valide, ma non perde tempo sulle meno valide, preferendo un lavoro d’iniziativa, sbrigativo e conclusivo. L’incontro lo dichiara con energici movimenti di coda fino a colpire i fianchi, per poi far sentire una voce squillante ed espressiva, interrotta da numerose pause più o meno lunghe in cui si sentono sommessi gemiti.
Lavora bene da solo e meglio ancora in coppia; in gruppo, che non dovrebbe mai superare i quattro elementi, non rinuncia alla sua forte personalità, che lo porta ad un lavoro alquanto indipendente, ma sa sempre essere presente in modo incredibile nel momento più opportuno, accanto al compagno che ha risolto o sta per risolvere.

Altezza:
- maschi da 47 a 50 cm.
- femmine: leggermente inferiore.

Testa di lunghezza media; la lunghezza del muso è leggermente inferiore alla metà della lunghezza totale della testa. Il cranio leggermente convesso, non stretto, pur essendo la larghezza inferiore alla lunghezza. Lo stop naso frontale è evidente senza essere troppo marcato
Tartufo nero. Labbra poco sviluppate.
Occhio in posizione sub-frontale, grande, rotondo, di colore marrone, molto espressivo.
Orecchio non molto lungo (arriva appena al tartufo), termina a punta; è portato quasi piatto poiché la cartilagine auricolare è di una certa consistenza.
Arti con appiombi normali e piede leggermente ovale. La coda, mai pesante e grossolana, è piuttosto corta, 1 centimetro sopra il garretto.
Il pelo è piuttosto lungo (circa 5 cm), semi ruvido, distribuito su tutto il corpo escluse le orecchie che si presentano a pelo raso e gli arti e la coda dove è duro ma corto.
Il colore è fulvo chiaro tendente al biondo dorato.
 
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Segugio Italiano a pelo forte

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Origine: Italia.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue.

Medesima origine di quello a pelo raso; introdotto in Italia in tempi lontanissimi, probabilmente con i commercianti fenici dall’antico Egitto. Questo cane infatti compare in molte raffigurazioni egizie del tempo dei Faraoni. Fin dai tempi di introduzione nella nostra penisola diventò molto popolare e lo è ancora oggi. E’ una razza utilizzata molto, soprattutto per la caccia su terreni più disparati. Specializzato nella caccia al cinghiale e alla lepre.

Aspetto generale: cane di conformazione mesomorfa, fortemente costruito. Il suo tronco sta nel quadrato ed ha una perfetta simmetria ed armonia nell’insieme. Cane di muscolatura discreta e con ossatura sviluppata ma dall’aspetto asciutto. Corpo con assenza di grasso.
Carattere: pressoché identico al carattere del Segugio a pelo raso; è un cane di carattere molto espansivo, di vivace temperamento e giocherellone. E’ fornito di una buona resistenza e di una buona velocità, che lo rendono uno dei migliori cani da caccia del mondo. E’ dotato di proprietà olfattive ammirevoli, confermata dalla sua facilità a trovare la pista lasciata dalla selvaggina durante una battuta di caccia. Possiede uno sguardo molto dolce, una voce squillante e molto piacevole. Adora aiutare il proprietario nella caccia e ama camminare, correre ed effettuare esplorazioni nei boschi, sempre a fianco del suo inseparabile padrone. E’ una razza molto affettuosa ed ubbidiente, forse sono proprio queste due doti ad aver dato alla razza tutta la popolarità che possiede oggi; infatti è la razza italiana più diffusa insieme al Segugio a pelo raso.

Altezza:
- maschi da 52 cm a 60 cm
- femmine da 50 cm a 58 cm
Peso:
- maschi da 20 kg a 28 kg
- femmine da 18 kg a 26 kg

Tronco: la sua lunghezza è uguale all’altezza al garrese; il garrese è poco elevato. La lunghezza del costato è poco meno della metà dell’altezza al garrese e la larghezza è circa 1/3 dell’altezza al garrese. Il suo torace deve scendere fino quasi al gomito.
Testa e muso: la testa è dolicocefala ed i suoi assi cranio-facciali sono divergenti e con profilo leggermente arcuato. La larghezza del cranio è meno della metà della lunghezza totale della testa. Le arcate sopracciliari sono poco sviluppate e lo stop ha all’incirca 140 gradi di accentuazione. La lunghezza del muso è pari alla metà della lunghezza totale della testa. Le labbra sono fini e sottili.
Tartufo: sporgente sulla linea verticale delle labbra; abbastanza grande e sempre pigmentato di nero.
Denti: completi nello sviluppo e nel numero e ben allineati. La chiusura deve essere a tenaglia, anche se è ammessa anche quella a forbice.
Collo: con una leggera arcuatura nella parte superiore e si presenta leggermente convesso. Deve essere i 4/10 dell’altezza al garrese. La sua forma è a tronco di cono.
Pelle: ben aderente al corpo in ogni sua parte; totale assenza di giogaia.
Arti: sia i posteriori che gli anteriori devono essere in appiombo con ossatura buona e sempre ben proporzionata. L’altezza dell’arto anteriore fino al gomito è uguale alla metà dell’altezza al garrese.
Spalla: la sua lunghezza deve essere uguale ad 1/3 dell’altezza al garrese. Deve presentarsi con un’inclinazione di 45-55 gradi rispetto al piano orizzontale.
Muscolatura: di buono sviluppo ed evidente. Totale assenza di grasso.
Linea superiore: rettilinea con una leggera convessità alla regione del rene.
Coda: con attaccatura alta, piccola alla radice. La sua punta raggiunge il garretto.
Proporzioni: lunghezza tronco uguale all’altezza al garrese; garrese di poco superiore al livello della groppa; lunghezza canna nasale uguale alla metà della lunghezza totale della testa.
Pelo: non deve superare i cinque cm di lunghezza. E’ ruvido in tutto il corpo fatta eccezione della testa e arti. E’ la particolarità evidente che lo contraddistingue dal Segugio italiano a pelo raso.
Colori ammessi: fulvo uniforme, nero focato, tollerato il bianco sul muso, sul cranio, sul petto e sui metatarsi e metacarpi. Non ammessi marrone, ardesia e piombo.
Difetti più ricorrenti: misure fuori standard, assi cranio facciali convergenti, canna nasale concava, monorchidismo, criptorchidismo, enognatismo, anurismo, colori fuori standard, depigmentazione totale del tartufo, depigmentazione dei margini palpebrali, occhio gazzuolo.
 
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Segugio Italiano a pelo raso

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Origine: Italia.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue.

Introdotto in Italia in tempi lontanissimi, probabilmente con i commercianti fenici dall’antico Egitto. Questo cane infatti compare in molte raffigurazioni egizie del tempo dei Faraoni. Fin dai tempi di introduzione nella nostra penisola diventò molto popolare e lo è ancora oggi. E’ una razza utilizzata molto, soprattutto per la caccia su terreni più disparati.

Aspetto generale: cane di conformazione mesomorfa, fortemente costruito. Il suo tronco sta nel quadrato ed ha una perfetta simmetria ed armonia nell’insieme. Cane di muscolatura discreta e con ossatura sviluppata ma dall’aspetto asciutto. Corpo con assenza di grasso.
Carattere: è un cane di carattere molto espansivo e di vivace temperamento. E’ fornito di una buona resistenza e di una buona velocità, che lo rendono uno dei migliori cani da caccia del mondo. E’ dotato di proprietà olfattive ammirevoli, confermata dalla sua facilità a trovare la pista lasciata dalla selvaggina durante una battuta di caccia. Possiede uno sguardo molto dolce, una voce squillante e molto piacevole. Adora aiutare il proprietario nella caccia e ama camminare, correre ed effettuare esplorazioni nei boschi, sempre a fianco del suo inseparabile padrone. E’ una razza molto affettuosa ed ubbidiente, forse sono proprio queste due doti ad aver dato alla razza tutta la popolarità che possiede oggi.

Altezza:
- maschi da 52 cm a 58 cm
- femmine da 48 cm a 56 cm
Peso: dai 18 kg ai 28 kg

Tronco: la sua lunghezza è uguale all’altezza al garrese; il garrese è poco elevato. La lunghezza del costato è poco meno della metà dell’altezza al garrese e la larghezza è circa 1/3 dell’altezza al garrese. Il suo torace deve scendere fino quasi al gomito.
Testa e muso: con assi cranio-facciali divergenti e con profilo leggermente convesso. La larghezza del cranio è meno della metà della lunghezza totale della testa. Le arcate sopracciliari sono poco sviluppate e lo stop ha all’incirca 140 gradi di accentuazione. La lunghezza del muso è pari alla metà della lunghezza totale della testa. Le labbra sono fini e sottili.
Tartufo: a forma parallelepipeda; abbastanza grande e sempre di colore nero.
Denti: completi nello sviluppo e nel numero e ben allineati. La chiusura deve essere a tenaglia, anche se è ammessa anche quella a forbice.
Collo: con una leggera arcuatura nella parte superiore e si presenta leggermente convesso. Deve essere i 4/10 dell’altezza al garrese.
Pelle: ben aderente al corpo in ogni sua parte; il pigmento delle mucose, delle unghie e dei cuscinetti deve essere inderogabilmente nero.
Arti: sia i posteriori che gli anteriori devono essere in appiombo con ossatura buona e sempre ben proporzionata. L’altezza dell’arto anteriore fino al gomito è uguale alla metà dell’altezza al garrese.
Spalla: la sua lunghezza deve essere uguale ad 1/3 dell’altezza al garrese. Deve presentarsi con un’inclinazione di 45-55 gradi rispetto al piano orizzontale.
Muscolatura: di buono sviluppo ed evidente. Totale assenza di grasso.
Linea superiore: rettilinea con una modesta convessità alla regione lombare.
Coda: con attaccatura alta, piccola alla radice. La sua punta raggiunge il garretto.
Proporzioni: lunghezza tronco uguale all’altezza al garrese; altezza torace uguale all’altezza dell’arto anteriore; lunghezza canna nasale uguale alla metà della lunghezza totale della testa.
Pelo: di uguale lunghezza in tutto il corpo; sempre liscio e raso.
Colori ammessi: fulvo uniforme, nero focato, tollerato il bianco sul muso, sul cranio, sul petto e sui metatarsi e metacarpi. Non ammesso il marrone.
Difetti più ricorrenti: misure fuori standard, assi cranio facciali convergenti, canna nasale concava, monorchidismo, criptorchidismo, enognatismo, anurismo, colori fuori standard, depigmentazione totale del tartufo, occhio gazzuolo.
 
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Segugio Maremmano

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Origine: Italia.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue.

Il Segugio Maremmano è una razza originaria della Maremma, selezionata probabilmente a partire dalla fine del 1800, non tanto in base alle caratteristiche morfologiche, quanto alla loro bravura soprattutto nell’abbaiare a fermo. Molto indicati per la caccia al cinghiale, non demordono né in presenza di consistenti gruppi, né di cinghiali particolarmente aggressivi. Si adatta bene anche nella caccia alla lepre e agli altri mammiferi. La razza è stata da poco riconosciuta dall'ENCI e risulta discretamente comune. Più piccolo del Segugio Italiano, dal quale differisce anche per la testa, molto meno nobile, nel colore, che può essere fulvo, nero-focato ma anche tigrato, e anche nella coda che spesso è tagliata.
Delibera ENCI n° 192 del 07/07/2003: Segugio Maremmano a pelo raso (fulvo), a pelo raso (nero focato), a pelo raso (tigrato) e a pelo forte (fulvo).

Aspetto generale: cane di taglia media. Non si può definire un bel cane: prioritaria è la bravura. Aspetto rustico, mesomorfo con tronco nel rettangolo, testa con cranio abbastanza largo.
Carattere: cane da seguita particolarmente adatto alla caccia al cinghiale. Temperamento forte, voce squillante e piacevole ben differenziata nelle varie fasi della cacciata.. Caccia sia da solo che in muta.

Altezza:
- maschi da 44 a 52 cm;
- femmine da 42 a 50 cm.
Peso: da 13 a 23 kg (13 kg peso minimo nelle femmine e 23 kg peso massimo nei maschi).

Tronco: robusto, la cui lunghezza supera di 1/10 l'altezza del garrese, senza perdere in armonia ed equilibrio. Il garrese è pochissimo elevato sulla linea del dorso a scapole ravvicinate. Il torace è ben sviluppato nelle tre dimensioni, con costole piuttosto cerchiate; la linea sternale risale moderatamente verso l'addome che non è mai retratto. Groppa di giusta lunghezza e larghezza.
Testa e muso: Brachicefala, lunghezza totale pari a 4/10 dell'altezza del garrese; non deve presentare rughe; pelle sempre ben aderente ai tessuti circostanti. La lunghezza del muso è inferiore di circa 1/12 della lunghezza del cranio. Canna nasale leggermente convessa o rettilinea. Labbra sottili e leggere, mai pendenti, con margini di colore nero. Occhi in posizione semi-laterale, di forma leggermente ovale con iride abbastanza scura, espressione vivace e attenta che mostra intelligenza, rime palpebrali di pigmentazione nera. Orecchie con attaccatura larga, inserite sopra la linea degli occhi, piatte e ben aderenti alle guance, di forma triangolare.
Tartufo: sulla stessa linea della canna nasale, con margine ampio e con narici ben aperte e grandi, sempre umido e fresco, di colore nero.
Denti: bianchi e regolarmente allineati, completi per sviluppo e numero, chiusura degli incisivi a forbice, tollerata a tenaglia.
Collo: a tronco di cono, leggermente più corto della lunghezza totale della testa, asciutto, dotato di buona muscolatura, privo di giogaia.
Pelle: di buona consistenza e ben aderente in tutte le parti del corpo.
Arti: anteriori forniti di ottimi muscoli lunghi e asciutti, spalla libera nei movimenti e ben orientata, gomiti ben aderenti al torace, avambraccio perpendicolare al terreno. Piede di forma ovale, con dita ben compatte a suola coriacea, unghie forti, preferibilmente nere. Arti posteriori ben angolati e in perfetto appiombo con regione tarsiana perpendicolare al terreno. Il piede è meno ovale dell'anteriore e con tutti i requisiti di questo. Coscia muscolosa. Tollerato lo sperone. Andatura sciolta e vivace.
Linea superiore del tronco rettilinea.
Coda: può essere amputata a poco meno della metà della sua lunghezza. Ben inserita al livello della linea della groppa. Nei soggetti a coda lunga si presenta gradualmente affusolata verso la punta, mai frangiata. Tollerati soggetti anuri.
Pelo: la tessitura del pelo si presenta in due varietà: il pelo raso e il pelo forte. Nel pelo raso la tessitura è vitrea, denso uniformemente distribuito su tutto il corpo, difese non presenti o appena accennate, spesso si riscontra sottopelo come alcuni peli ruvidi collocati sul muso e sugli arti da 1 a 1,5 cm. Nella varietà a pelo forte la sua lunghezza va da 3 a 4 cm sempre uniformemente distribuito e ruvido al tatto.
Colori ammessi: fulvo dal carico allo slavato, nero-focato e tigrato. Può esserci la presenza di bianco, collocato sulle giuste sedi: sui quattro arti, piede e regione carpiana e tarsiana, sul collo, stella sul petto, lista sulla fronte e sulla punta della coda.
Difetti più ricorrenti: difetti da squalifica - enognatismo e prognatismo, canna nasale concava, monorchidismo, criptorchidismo, incompleto sviluppo di uno o di entrambi i testicoli, colore diverso da quelli indicati, forte depigmentazione, occhio mazzuolo, brachiurismo; difetti da eliminazione - altezza e peso superiori o inferiori al previsto, assi cranio-facciali convergenti.
 
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Alpenlaendische Dachsbracke

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Origine: Austria
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue.

Anche in tempi remoti veniva utilizzato come cane da pista una razza molto rassomigliante all’Alpenlaendische Dachsbracke. È stata la razza prediletta di molti personaggi storici famosi. Il Principe della Corona Rodolfo D’Asburgo ordinò ad i suoi guardiacaccia di Murzsteng di includere degli Alpenlaendische Dachsbracke nei suoi viaggi di caccia in Egitto ed in Turchia. Nell’anno 1932 la razza Alpine-Erzgebirgs- Dachsbracke fu riconosciuta dalle massime associazioni in Austria come il terzo cane per pista di sangue. Nel 1975 il nome della razza fu modificato in Alpenlaendische Dachsbracke e la F.C.I. dichiarò l’Austria come il suo Paese d’origine. Nell’anno 1991 la razza fu inclusa nella sezione 2 del Gruppo 6 della Federazione Internazionale

Aspetto generale: cane di piccola taglia. Solido cane da caccia, dagli arti corti, di forte struttura ossea. Il suo mantello è folto e la sua muscolatura è ben sviluppata e ferma. È una razza di giuste proporzioni e rapporti. Il suo rapporto tra l’altezza alla spalla : la lunghezza del corpo è di 2:3. Il rapporto tra regione facciale : regione craniale è di 9:10.
Carattere: è una razza robusta, resistente al clima. È utilizzato soprattutto dai cacciatori in montagna. L’ Alpenlaendische Dachsbracke è utilizzato sia come cane da pista per i cervi feriti, che come cane da fiuto per conigli e volpi. Ha un’espressione intelligente ed amichevole. Questa razza ha una personalità priva di paure. Date le sue dimensioni è molto adatto anche per stare insieme ad i bambini.

Altezza:
- maschi da 37 a 38 cm
- femmine da 36 a 37 cm.

Tronco: solido e ben dotato di muscoli, allungato. Garrese moderatamente pronunciato. Dorso dritto. Regione lombare corta e larga. Natiche in moderata pendenza. Petto largo e profondo, con pettorina pronunciata. L’altezza del petto dovrebbe corrispondere a metà dell’altezza alla spalla. Addome leggermente retratto.
Testa e muso: parte superiore del naso dritta, stop definito. Teschio leggermente incurvato. Musello forte con pronunciata transizione alla regione craniale. Solco frontale ben definito. Occipite leggermente pronunciato. Labbra ben serrate con pigmentazione nera.
Tartufo: di colore nero.
Denti: regolarmente allineati e completi nel numero e nello sviluppo. Chiusura a tenaglia o a forbice.
Collo: muscoloso, non troppo lungo.
Orecchie: senza pliche, pendenti, larghe e morbide. In lunghezza devono raggiungere i canini. Ben arrotondate all’estremità.
Occhi: con iride bruno scura. Palpebre aderenti, con pigmentazione nera.
Pelle: abbastanza aderente. Elastica e forte, senza rughe.
Arti: anteriori dritti e solidi, di apparenza corta rispetto al corpo. Arti posteriori muscolosi, solidi e ben angolati. Visti da dietro gli assi sono dritti. I piedi sono forti, arrotondati con dita ravvicinate. Cuscinetti forti. Le unghie sono nere.
Spalla: ben aderente, pendente e fortemente muscolosa.
Muscolatura: abbastanza ben sviluppata.
Andatura: falcata ampia, non saltellante. Il passo preferito è il trotto.
Coda: attaccata alta, più forte alla radice. Pelo lungo nella parte inferiore. Lunga quasi a toccare il terreno, portata pendente. Coda a spazzola.
Pelo: abbastanza corto.
Colori ammessi: il colore ideale è il cervo scuro, con o senza una leggera spruzzata di peli neri. Anche nero con macchie rosso-marrone sulla testa (Vieraeugl), sul petto, arti, piedi e parte inferiore della coda. Ammessa la stella bianca sul petto.
Difetti più ricorrenti: prognatismo, enognatismo, criptorchidismo, monorchidismo, misure fuori standard, temperamento debole, altezza inferiore a 34 cm o superiore a 42 cm, mancanza di due o più premolari,
 
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view post Posted on 4/1/2009, 14:35

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Beagle

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Origine: Gran Bretagna.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue.

Molto utilizzato in passato e ancora oggi nella caccia alla piccola selvaggina. Il Beagle è una razza piuttosto antica. Già nel secolo XIII, veniva menzionata in alcuni poemi. Fu la razza prediletta di Elisabetta I. E’ stato introdotto in moltissimi paesi europei, con eccellenti risultati. In Francia è, senza dubbio, la razza canina più popolare. In Gran Bretagna, come la maggior parte delle razze da caccia, sono allevati per due scopi ed in due diversi modi. Si allevano i Beagle da caccia e si allevano i Beagle da esposizione e compagnia. In Italia e in tutti paesi affiliati alla FCI lo standard è unico. In Francia questa razza fu importata intorno al 1860 e divenne, con il passare del tempo un cane molto ricercato per le sue doti e prestazioni nella caccia; l’’Inghilterra così venne superata nella popolarità di questo tipo di cane, perché per loro non era da considerarsi un buon cane da caccia, date le sue dimensioni ridotte e la sua moderata velocità. La sua diffusione in Italia è avvenuta negli ultimi decenni, ma il suo ruolo, per la maggior parte dei casi, è solo quello di cane da compagnia.

Aspetto generale e carattere

Aspetto generale: cane di piccola taglia, mesomorfo mesocefalo. Il suo aspetto è molto grazioso e compatto. Cane ben costruito, con una notevole energia e vitalità. L’esteriorità è uno dei suoi elementi migliori, perché conquista la simpatia di molti bambini e anche di molti adulti.
Carattere: canino docile e molto affettuoso. Segue il suo padrone in ogni luogo e non si allontana mai da esso. Molto ubbidiente se abituato fin da cucciolo. Abbastanza ben addestrabile. E’ un cane che abbaia moltissimo e sa svolgere anche la funzione di “piccolo guardiano”. Il suo temperamento è forte. Per la sua mole ridotta può stare anche in appartamento purché gli si dedichi il tempo per fare lunghe passeggiate. Cerca continuamente la compagnia della persona a cui si è affezionato. Ottimo cane da caccia e ottimo cane da compagnia

Standard

Altezza: da 33 cm a 40 cm.
Peso: da 13 a 17 kg.

Standard revisionato dalla FCI in data 24 giugno 1987
da Club Italiano del Beagle, Beagle-Harrier e Harrier

Apparenza generale: un segugio forte e vigoroso, dalla struttura compatta, che dia l'impressione di qualità senza mai essere grossolano.
Caratteristiche: un segugio di temperamento festoso ed allegro la cui essenziale funzione è di cacciare, primariamente la lepre, seguendo la passata.
Spavaldo, attivo e dotato di grande forza e determinazione.
Sempre all'erta, intelligente, dal temperamento equilibrato e mai discontinuo.
Temperamento: forte e vigile, senza mai mostrare spirito aggressivo o timidezza.
Testa e cranio: di moderata lunghezza, potente ma senza grossolanità, più ingentilita nelle femmine, senza rughe.
Cranio leggermente a cupola, moderatamente largo, con occipite appena accennato.
Stop ben definito.
La lunghezza del cranio (dall'occipite allo stop) deve essere il più possibile uguale alla lunghezza del muso (dallo stop alla punta del tartufo).
Il muso non deve essere appuntito.
Le labbra devono essere ben pendenti ma non in maniera eccessiva.
Il naso è largo, preferibilmente nero, ma una minore pigmentazione è permessa nei soggetti con i mantelli e colori più chiari.
Narici larghe.
Occhi: marrone scuro nocciola, moderatamente grandi, non affossati né prominenti, ben distanziati l'uno dall'altro e dalla espressione dolce ed attraente.
Orecchie: lunghe, con estremità arrotondate, quando tese verso avanti dovrebbero quasi raggiungere la punta del tartufo.
Inserite basse, di fine tessitura e pendenti con garbo contro le guance.
Bocca: le mandibole devono essere forti, con una chiusura a forbice perfetta, regolare e completa, con gli incisivi superiori ed inferiori ben allineati e spaziati in modo da determinare la voluta quadratura.
Collo: sufficientemente lungo da consentire al cane di seguire agevolmente la traccia su terreno, leggermente arcuato e con una leggera giogaia.
Arti anteriori: spalle bene inclinate, non appesantite, anteriori diritti, posizionati verticalmente ben sotto il cane, di buona sostanza ed ossatura rotonda, senza restringimento verso i piedi.
Metacarpi corti e gomiti ben fermi, non rivolti verso l'esterno o l'interno, l'altezza da terra al gomito è pari alla metà dell'altezza da terra alla punta delle scapole.
Tronco: linea superiore diritta sull'orizzontale e senza spezzature.
Torace ben disteso al di sotto dei gomiti.
Costole ben cerchiate ed allungate in profondità.
Rene raccolto, potente senza eccessiva arcuatura.
Arti posteriori: di buona muscolatura, ben angolati con garretti corti, forti e paralleli visti da dietro.
Piedi: raccolti e solidi con forte tomaia.
Il Beagle non deve avere "il piede della lepre", le unghie devono essere corte.
Coda: forte di nerbo e moderatamente lunga.
Attaccatura alta e portata gaiamente ma non curvata sul dorso e comunque inclinata davanti rispetto all'inserzione.
Ben coperta di peli specialmente nella parte più interna.
Movimento: in movimento la linea dorsale deve essere ben ferma senza nessun accenno di rollio.
Gli arti anteriori devono avere un'ampia e sciolta estensione in avanti, sempre ben diritti e senza nessun accenno ad un passo corto; gli arti posteriori devono avere sempre un efficace spinta muovendosi parallelamente.
Il posteriore non deve essere mai chiuso, l'anteriore non deve mai essere ondeggiante.
Pelo: corto, denso ed impermeabile.
Colore: ogni colore riconosciuto per i cani da seguita è ammesso, escluso il color fegato.
La punta della coda deve essere bianca.
Altezza: il limite minimo è desiderabile che non sia inferiore a 33 cm (13 pollici).
E' desiderabile che l' altezza massima non superi i 40 cm (16 pollici).
Difetti: ogni discostamento dalle descrizioni delle varie regioni sopra riportate dovrebbe essere considerato difetto e va considerato tanto più grave quanto più ci si discorda dalla descrizione fenomenica come sopra.
Difetti più ricorrenti: prognatismo, enognatismo, criptorchidismo, monorchidismo, misure fuori standard, testa stretta, stop troppo accentuato, occhi piccoli, focature carbonate alla testa, dorso molle, coda lunga, depigmentazione del tartufo, movimento scorretto.
Nota: i maschi devono avere due testicoli, apparentemente normali, completamente discesi nello scroto.
 
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19 replies since 28/12/2008, 21:47   2066 views
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