Berger de la Beauce
Origine: Francia.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 1 - cani da pastore.
Il Beauceron (o Berger de la Beauceo Bas Rouge o Pastore di Beauce) oggi è una delle razze francesi da pastore di grande taglia più conosciute, assieme al “Pastore della Brie” (briard) e a quello di “Picardia" (Picard). Proviene dall’antica provincia della Beauce, che comprendeva la pianura di Chantres, delimitata dalla Senna e dalla Loira a sud di Parigi. Il beauceron, così come il briard, si è diffuso in tutta la Francia, tanto da essere considerato, subito dopo il “cugino” della Brie, la seconda razza nazionale francese. Quasi tutti i cani da pastore di grande taglia, discendono dal “canis familiaris palustris” o “cane delle torbiere”, i cui resti sono stati rivenuti principalmente nelle zone lacustri del Jura francese. Gli attuali Beauceron, nel corso del primo conflitto mondiale vennero impiegati, per il loro coraggio, nel soccorso dei feriti.
Aspetto generale e carattere
Aspetto generale: cane di forte taglia, mediolineo, molto robusto e solido. È una razza rustica e molto ben costruita. Cane potente e muscoloso. La sua corporatura non appare mai eccessivamente pesante. I suoi rapporti tra testa, tronco ed arti sono molto ben proporzionati. La sua lunghezza deve superare l’altezza al garrese di 1-1,5 cm nei maschi e di 1,5-2 cm nelle femmine.
Carattere: cane di carattere molto disinvolto. Razza che si distingue per il proprio coraggio e la propria determinazione in alcune situazioni. Alcuni autori, parlando proprio del suo carattere lo hanno definito “saggio”. Il carattere di questa razza è un aspetto fondamentale nel giudizio in competizione. Il cane non deve mai dimostrarsi pauroso o aggressivo nei confronti delle persone che lo circondano. Si dimostra un’eccellente cane da guardia e un discreto pastore per la conduzione delle greggi. È anche un ottimo compagno dell’uomo. Sempre fedele e leale. E' essenziale giudicare il Pastore della Beauce nei suoi atteggiamento naturali; anche se l'espositore può piazzare il suo cane è però il giudice che deve prendere in considerazione le posizioni naturali.
Standard
Altezza:
- maschi da 65 a 70 cm al garrese
- femmine da 61 a 68 cm al garrese.
Tronco: Il pastore della Beauce è un cane mediolineo, vale a dire strutturato in modo armonioso e proporzionato, senza che una regione prevalga sull'altra; la lunghezza del corpo dall'estremità della spalla all'estremità della natica deve essere superiore all'altezza misurata la garrese di: da 1 a 1,5 cm per il maschio; da 1,5 a 2 cm per la femmina. testa fieramente eretta, torace largo, disceso e profondo, circonferenza toracica superiore di 1/5 dell'altezza al garrese, sterno disceso sino all'altezza della punta del gomito, false costole lunghe ed elastiche, spalle oblique e mediamente lunghe, dorso diritto, garrese ben marcato, reni larghi e ben solidi; groppa poco inclinata e unicamente nel senso dell'attaccatura della coda.
Testa e muso: Lunga: (2/5 dell'altezza al garrese), ben proporzionata rispetto al corpo. Cranio: piatto o leggermente arrotondato da un lato all'altro; solco mediano poco accentuato, accenno di testa occipitale; testa ben cesellata con linee armoniose, ma senza debolezza. Stop ( o salto naso-frontale): poco accentuato, a uguale distanza dalla punta del naso e dalla sommità del cranio; larghezza del cranio e altezza della testa leggermente inferiori alla metà della lunghezza della stessa testa; canna nasale non montanina, ma appena convessa verso l'estremità; assi cranio-facciali paralleli. Muso né stretto, né appuntito; le labbra devono essere chiuse, asciutte, sempre ben pigmentate, il labbro superiore copre quello inferiore senza sballottare; la commessura labiale deve formare un leggero inizio di occhiello che resterà sempre chiuso.
Tartufo: il tartufo, in proporzione al muso, non deve essere né stretto, né diviso, sempre nero; visto di profilo, deve essere sul prolungamento del labbro superiore.
Denti: forti, bianchi, con chiusura a forbice. I denti della mascella superiore devono coprire quelli della mascella inferiore senza mai perdere il contatto. La dentatura deve essere completa: se occorre, bisogna tener conto del ruolo funzionale di ogni regione dentale.
Collo: muscoloso e ben fuso con le spalle.
Orecchie: con attaccatura alta. Se tagliate devono stare erette, né divergenti, né convergenti, rivolte leggermente in avanti. Quando il portamento delle orecchie è corretto, il loro centro deve trovarsi sul prolungamento originario del lato del collo. Le orecchie non tagliate non devono mai aderire al cranio, ma presentarsi piatte e piuttosto corte; la lunghezza delle orecchie non tagliate deve essere pari a metà della lunghezza della testa.
Occhi: orizzontale, con rima palpebrale di forma leggermente ovale. Deve essere scuro, mai più chiaro del nocciola intenso anche quando le focature del mantello tendono al chiaro. Nella varietà con mantello arlecchino è ammesso l'occhio gazzuolo.
Arti: ginocchio non troppo angolato, gamba portata un po' indietro, garretto forte e basso (ma non troppo vicino a terra, deve trovarsi a circa 1/4 dell'altezza del cane al garrese), che forma con la gamba un angolo ben aperto, metatarsi in appiombo, ma leggermente arretrati rispetto all'estremità della natica; avambraccio muscoloso e secco, arti inferiori e posteriori, visti di profilo, di fronte o di dietro, sempre in appiombo. Piedi forti, rotondi, unghie sempre nere, cuscinetti plantari troppo fini o poco elastici.
Andatura: E' indispensabile giudicare le andature. Un cane da pastore non può essere valutato in pieno da fermo; le andature devono essere morbide e naturali, con gli arti ben allineati; il giudice deve guardare il cane davanti e dietro. IL soggetto poco armonico in azione sarà penalizzato. Le andature sono: il passo, il piccolo trotto, il trotto allungato, il galoppo; per il Pastore della Beauce è essenziale il trotto allungato.
Spalla: forti, oblique.
Muscolatura: ben sviluppata in tutte le parti del corpo dell’animale. Più evidente negli arti posteriori che in altre parti del corpo.
Coda: interna, portata bassa, lunga almeno sino all'estremità del garretto, senza deviazioni, leggermente arcuata, in fondo a forma di "J".
Pelle: abbastanza fine.
Pelo: raso sulla testa, forte corto, grosso; sul corpo compatto e disteso, lungo da 3 a 4 cm; leggera frangiatura obbligatoria sulle natiche e sulla coda. Sotto il pelo di copertura c'è un sottopelo molto corto, fine, folto e lanoso, preferibilmente grigio topo e molto fitto. Non deve mai sporgere attraverso il pelo di copertura.
Colori ammessi:
A) Nero e fuoco (bicolore) "Bas Rouge". Il colore nero deve essere molto deciso, quello delle focature "rosso scoiattolo"; le macchie focate devono trovarsi nelle seguenti posizioni: pastiglie sopra gli occhi, parte bassa del muso, e che sfumano verso le guance senza mai raggiungere la parte sottostante le orecchie; al petto saranno preferite due macchie e non un piastrone unico, alla gola, sotto la coda. Agli arti le focature comprendono i piedi, i metacarpi, i metatarsi con sfumature verso l'alto, senza estendersi mai oltre il terzo dell'arto stesso (un po' più alto all'interno); è tollerato qualche pelo bianco al petto.
B) Arlecchino, grigio nero e fuoco (tricolore); il mantello deve essere in parti uguali grigio e nero a macchie oppure più nero che grigio. Le focature devono essere posizionate come nel bicolore (nero focato).
Difetti più ricorrenti: prognatismo, enognatismo, mancanza di premolari, misure fuori standard, colori del manto non ammessi, carattere timido o aggressivo, piedi piatti, troppo pelo sulla testa, monorchidismo, criptorchidismo, movimento scorretto. (
www.pastoredellabeauce.it )
Berger de la Brie o Briard
Origine: Francia.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 1 - cani da pastore
Il Berger de la Brie (Pastore della Brie o Briard) prende il nome dall'omonima Regione francese. Di questa razza si hanno notizie documentate fin dal XIII secolo. Questa razza in passato aveva molti aspetti comuni alla razza più vicina ad essa come origine, e cioè il “Beauceron”. In seguito, per merito di Pierre Mégnin, venne fatta una distinzione ben precisa nell’anno 1863. come molte razze, sulle origini ci sono diverse ipotesi. Molti sostengono che questa razza discenda da una razza da pastore di origine orientale che fu introdotta in Europa ed in seguito incrociata con razze da pastore locali. Altri suppongono che ci possa essere nella razza del sangue di “Barbet”. Altri ancora sostengono che derivi da incroci con il “Cane da pastore catalano” e con il “Cào da Serra de Aires”. La sua storia è ricca di aneddoti e di storie singolari, essendo stata la razza prediletta di molti personaggi storici noti. La sua maggiore diffusione è ovviamente nel suo Paese d’origine, dove è addirittura considerata la prima razza nazionale. A livello mondiale è nei primi posti nella graduatoria, dopo il “Pastore tedesco” e poche altre. Il suo primo Standard fu emesso nel 1897, è stato modificato nel 1909, nel 1925 e nel 1964, è stato poi definitivamente ufficializzato dalla F.C.I. nel 1980.
Aspetto generale e carattere
Aspetto generale: cane di buona taglia, agile, muscoloso e molto ben proporzionato. Caratterizzato da peli lunghissimi, radi e irsuti che ricordano un po’ quelli della Capra. Possiede una folta barba e folte sopracciglia che nascondono gli occhi. La sua andatura è briosa e vivace. Possiede una muscolatura piuttosto sviluppata, soprattutto nel retrotreno, che gli consente una discreta spinta nella corsa.
Carattere: simile a tutte le razze da pastore francesi. Il carattere di questa razza è un aspetto fondamentale nel giudizio in competizione; è molto equilibrato. Non deve mai essere aggressivo né deve mai presentare nessun segno di timidezza. Si dimostra un’eccellente cane da guardia e un discreto pastore per la conduzione delle greggi. Un cane abbastanza rustico e capace di resistere a lunghe ore di lavoro. Si adatta molto bene a tutti i generi di condizione climatica, non soffre le temperature rigide.
Standard
Altezza:
- maschi da 62 a 68 cm al garrese
- femmine da 56 a 64 cm al garrese.
Peso: da 28 a 34 kg.
Tronco: torace largo e profondo, ben disceso fino al gomito. Il torace non deve mai essere stretto. Il dorso è dritto. La groppa è poco inclinata, di forma leggermente arrotondata.
Testa e muso: lunga e forte, con depressione fronto-nasale marcata e posta a eguale distanza dalla sommità della testa e dall’estremità del tartufo, guarnita di peli che formano barba, baffi e sopracciglia che leggermente velano gli occhi. La fronte è molto lievemente arrotondata. La canna nasale è rettilinea. Il muso non è né stretto né appuntito.
Tartufo: più quadrato che rotondo, sempre di colore nero, grosso e aperto.
Denti: forti, bianchi e perfettamente combacianti. Completi nel numero.
Collo: muscoloso e che esce bene dalle spalle.
Orecchie: inserite alte. A volte amputate e portate erette. Non aderenti e piuttosto corte se lasciate integre.
Occhi: orizzontali, bene aperti, piuttosto grandi, non a mandorla, di colore scuro, di espressione intelligente e calma. L’occhio grigio in un grigio non è penalizzabile. Non deve mai essere chiaro.
Arti: ben muscolosi, con forte ossatura ed appiombi corretti. Garretti non troppo bassi ed angolati, con metatarsi tendenti alla verticale. I piedi sono forti, di forma rotondeggiante. Le unghie sono di color nero. Le suole sono dure, le dita sono chiuse. Speroni doppi agli arti posteriori.
Andatura: disinvolta e abbastanza rapida in tutti i tipi.
Spalla: abbastanza obliqua.
Muscolatura: ben sviluppata in tutte le parti del corpo. Più evidente negli arti posteriori che in altre parti del corpo.
Coda: integra, ben guarnita di pelo, formante uncino all’estremità, portata bassa, mai deviata. Deve raggiungere la punta del garretto od oltrepassarlo al massimo di cinque centimetri.
Pelo: flessuoso, lungo, secco. Somiglia molto al pelo di Capra. Con leggero sottopelo. Mai troppo corto né fino.
Colori ammessi: tutti i colori uniformi sono ammessi, salvo il nero con troppi riflessi rossastri, salvo il fulvo molto chiaro o il fulvo non sufficientemente caldo, salvo il bianco, il marrone, il mogano, il bicolore. I colori carichi sono da preferire. Da non confondersi il bicolore con una tinta leggermente più chiara all’estremità, che rappresenta solo un inizio di depigmentazione. Questa tinta leggermente più chiara deve rimanere nella stessa gamma di colore. Il fulvo deve essere caldo ed uniforme, non chiaro né slavato.
Difetti più ricorrenti: prognatismo, enognatismo, mancanza di premolari, misure fuori standard, colori del manto non ammessi, carattere timido o aggressivo, monorchidismo, criptorchidismo, movimento scorretto, retrotreno difettoso, speroni semplici, assenza di speroni, unghie bianche, dorso insellato, groppa avvallata, occhio piccolo o chiaro, canna nasale montonina, muso appuntito, tartufo chiaro.