La casa dipinta
Luke Chandler, un bambino di sette anni, ci racconta l'epopea di un'America contadina fatta di sofferenze e di incanti: le piantagioni, i braccianti, i tramonti dell'Arkansas nel 1952. Ma quella che da lontano appare come un'idillica scena agreste si rivela essere, da vicino, un luogo di mille tensioni: la violenza dei lavoratori, la dura lotta per la sopravvivenza, la cupa paura di perdere il raccolto, e un bimbo che affannosamente si aggrappa alla propria innocenza. Sarà tuttavia costretto a crescere in fretta, travolto dai misteriosi avvenimenti che cambieranno per sempre il destino della sua famiglia. È un universo insolito per i lettori di Grisham, così lontano dal mondo degli avvocati dalle parcelle esorbitanti e dalle limousine a noleggio dei libri precedenti. Eppure anche questo è un romanzo incalzante, che non lascia tregua. Fino a quando - come nel verdetto di una giuria - qualcuno si placherà e spegnerà gli odi secolari. Iniziando, con gesto antico, a dipingere la facciata di casa sua.
Dall'anticipazione:
"E avrei colto cotone, strappando le capsule soffici dalle piante senza fermarmi, senza il coraggio di allungare lo sguardo nel filare e ricordare quanto era interminabile, senza il coraggio di rallentare, perché qualcuno se ne sarebbe potuto accorgerò. Mi sarei scorticato le dita, mi sarei bruciato il collo, mi sarei distrutto la schiena." Eccolo il cruccio di Luke Chandler, un bambino di sette anni che, come un fulmine, entra nella nostra vita e ci racconta un'America contadina di sofferenze e di incanti - le piantagioni, i braccianti, i tramonti dell'Arkansas nel 1952.
Ma quella che da lontano appare come una scena agreste si rivela essere, da vicino, un luogo di mille tensioni. La violenza dei braccianti, la cupa paura di perdere il raccolto, l'affannosa lotta di un bimbo che si attacca alla propria innocenza diventano l'antimondo di tutto quello a cui Grisham ci aveva abituato, con i suoi avvocati dalle parcelle esorbitanti e le sue limousine a noleggio. Non c'è tregua in questo romanzo fino a quando - come nel verdetto di una giuria - qualcuno si placherà e inizierà, con gesto antico, a dipingere la facciata di casa sua. Perché adesso si può, perché adesso si spera in un inverno migliore.
I braccianti delle montagne e i messicani arrivarono lo stesso giorno. Era un mercoledì dell'inizio di Settembre 1952. A tre settimane dalla fine, i Cardinals erano cinque partite sotto rispetto ai Dodgers e la stagione sembrava perduta. Il cotone più alto di me, arrivava alla cintola di mio padre che prima di cena bisbigliava al nonno parole che sentivo di rado. Sarebbe stato orse "un buon raccolto".
Dall'edizione "Omnibus"
"E avrei colto cotone, strappando le capsule soffici dalle piante senza fermarmi, senza il coraggio di allungare lo sguardo nel filare e ricordare quanto era interminabile, senza il coraggio di rallentare, perché qualcuno se ne sarebbe potuto accorgerò. Mi sarei scorticato le dita, mi sarei bruciato il collo, mi sarei distrutto la schiena." Eccolo il cruccio di Luke Chandler, un bambino di sette anni che, come un fulmine, entra nella nostra vita e ci racconta un'America contadina di sofferenze e di incanti - le piantagioni, i braccianti, i tramonti dell'Arkansas nel 1952.
Ma quella che da lontano appare come una scena agreste si rivela essere, da vicino, un luogo di mille tensioni. La violenza dei braccianti, la cupa paura di perdere il raccolto, l'affannosa lotta di un bimbo che si attacca alla propria innocenza diventano l'antimondo di tutto quello a cui Grisham ci aveva abituato, con i suoi avvocati dalle parcelle esorbitanti e le sue limousine a noleggio. Non c'è tregua in questo romanzo fino a quando - come nel verdetto di una giuria - qualcuno si placherà e inizierà, con gesto antico, a dipingere la facciata di casa sua. Perché adesso si può, perché adesso si spera in un inverno migliore.
I braccianti delle montagne e i messicani arrivarono lo stesso giorno. Era un mercoledì dell'inizio di Settembre 1952. A tre settimane dalla fine, i Cardinals erano cinque partite sotto rispetto ai Dodgers e la stagione sembrava perduta. Il cotone più alto di me, arrivava alla cintola di mio padre che prima di cena bisbigliava al nonno parole che sentivo di rado. Sarebbe stato orse "un buon raccolto".