Renè Magritte

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view post Posted on 11/3/2009, 20:28

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Renè Magritte



Renè Francois Magritte nasce a Lessines, in Belgio, il 21 novembre 1898, in una agiata famiglia: suo padre è un mercante e la famiglia si trasferisce spesso.

Nel 1912, sua madre Adeline si suicida gettandosi nel fiume Sambre a Châtelet e venne ritrovata annegata, con la testa avvolta dalla camicia da notte.

Renè Magritte non ha ancora 14 anni e questo particolare rimane impresso nella sua giovane mente e riappare in alcuni suoi dipinti, come "L'istoire centrale" e "Les amants".

A Charleroi, dove la famiglia si è trasferita per allontanarsi dal dolore della tragedia, si impegna in studi classici, maturando presto un vivo interesse per la pittura.
Nel 1916 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Bruxelles, appassionandosi alle ricerche futuriste e, nel 1919, espone la sua prima tela, "Trois Femmes".

I primi passi da pittore, Renè Magritte, li muove nell'ambito delle avanguardie del Novecento, assimilando influenze dal cubismo e dal futurismo, ma il lavoro che svolge, anche se in un certo senso è legato alla figura, è di grafico di design per carta da parati.

Nel 1922 sposa Georgette Berger e l'anno dopo vende il suo primo dipinto, il ritratto della cantante Evelyn Brélin.

La visione di un quadro di De Chirico porta Magritte verso la pittura Surrealista e, nel 1925, mentre lavora a diversi disegni pubblicitari, aderisce al gruppo surrealista di Bruxelles, composto da Camille Goemans, Marcel Lecomte e Paul Nougé.

Il primo quadro surrealista di Renè Magritte è "Le Jockey perdu", Il Cavaliere perduto, dove un sipario teatrale incornicia un fantino a cavallo in una statica corsa, tra una foresta di birilli rivestiti di spartiti musicali, trasformati in alberi.
Nel 1926 Renè Magritte frequenta André Breton, leader del movimento surrealista e, l'anno dopo, tiene la sua prima mostra personale presso la galleria Le Centaure di Bruxelles, dove espone ben 61 opere.

L'interesse del pubblico per i suoi lavori lo convincono a trasferirsi con la moglie a Perreux-sur-Marne, nei pressi di Parigi.

Qui Magritte affina la sua tecnica, giocando con gli spostamenti del senso, utilizzando accostamenti inconsueti e proporzioni irreali.
I quadri di Magritte, realizzati in uno stile da illustratore, con particolari di un'ingenuità quasi infantili, conquistano, sorprendendo con immagini e particolari precisi che conservano un aspetto "pittorico", senza alcuna ricerca di illusionismo fotografico.

Il pittore espone a Parigi, a New York ed a Bruxelles prima di soggiornare a Londra, nel 1937, dove dipinge alcune grandi tele per il collezionista Edward James.

Nel mondo artistico di Magritte la razionalità sfuma, la logica si ritira, la mente si offusca e cede il passo ad accostamenti dissociativi, ossimori pittorici, composizioni assurde, situazioni in bilico tra l’onirico e la più fervida fantasia.
Nel 1940, per timore dell'occupazione tedesca, si trasferisce con la moglie nel sud della Francia, a Carcassonne.

In questi anni, sperimenta un nuovo stile pittorico, detto "alla Renoir" o solare, che porta avanti sino al 1947, anno in cui il critico Scutenaire, sottolineando l'importanza acquisita da Renè Magritte nel mondo della pittura, pubblica la prima biografia dell'artista.

Il messaggio che il surrealista Magritte vuole trasmettere è il non-senso, l'irrazionalità, il mistero e, soprattutto, lo spaesamento dell'uomo in un mondo affollato di immagini, simboli e convenzioni.
Il Surrealismo di Magritte applica, alle immagine dipinte, il tipico illusionismo onirico, illustrando realissimi oggetti in ambienti e misure assurde, utilizzando tonalità fredde, creando atmosfere ambigue ed inquietanti come quelle dei sogni.

Un tema chiave che si trova in quasi tutte le opere di Magritte è quello della "visione".

Secondo il pittore l'immagine è una cosa a sé, esiste indipendentemente dall'esistenza della cosa che rappresenta.
Magritte gioca magistralmente con il rapporto tra immagine naturalistica e realtà, proponendo immagini dove il quadro nel quadro ha lo stesso identico aspetto della realtà che rappresenta, al punto da confondersi con esso.

Con la sua pittura, non vuole far emergere il mondo interiore degli esseri umani, ma vuole svelare i lati misteriosi dell'universo.

Ed è proprio su questo punto che la sua poetica conserva lati molto affini con quelli della Metafisica.
Attraverso il Surrealismo, Magritte approda al periodo "vache", una sorta di parodia del fauvismo.

Nel 1954, la fama di Renè Magritte è sottolineata da un'importante retrospettiva tenuta a Bruxelles con 93 opere che sottolinea la prolificità del pittore.

Negli ultimi anni della sua vita Renè Magritte soggiorna a Ischia, visita Roma, viaggia fra Cannes, Montecatini e Milano.

Muore il 15 agosto 1967 a Bruxelles, lasciando tantissime opere d'arte da "interpretare", per imparare "a sentire il silenzio del mondo", che il pittore ha desiderato esprimere nei suoi quadri-visione

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view post Posted on 22/4/2009, 21:28

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René Magritte, Le magie noire 1935




Loro non fanno fatica

non hanno croci da baciare

si potrebbe tentare

un altro approccio

una cosa specifica individuale

si potrebbe far presto

strizzare gli occhi ridere forte

poggiare una mano

per caso

fiutare

la scintilla che brucia

che spinge il passo

nell’aria fendendo

la figura massiccia

che danza

la fronte sfrontata

quegli occhi chiari

il biondo i capelli rasati

l’impazienza al suo centro

del mondo

ogni lampo di neve

che fiocca impudico

di luce polare

beffardamente.

 
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view post Posted on 11/5/2009, 21:45

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Il futuro museo dedicato al pittore surrealista belga René Magritte aprirà le porte a Bruxelles il 9 giugno 2009.Lo ha confermatto il direttore dei Musei Reali di Belle Arti del Belgio in occasione dell’apertura del cantiere.

Il museo sarà nell’ hotel Altenloh, una struttura annessa al Museo di Belle Arti di Bruxelles, sulla Place Royale.
Saranno esposte circa 170 opere dell’artista, la più grande collezione del mondo e la più eterogenea.

Pittore, disegnatore, incisore, scultore, fotografo e cineasta, René Magritte (1868-1967) è una delle figure di spicco del movimento surrealista e trascorse la maggior parte della sua vita a Bruxelles.

L’avvio della ristrutturazione dell’edificio di stile classico sarà caratterizzata dalla installazione di un enorme telone decorativo di 21 metri di altezza e 75 di larghezza.

Il telo scenografico che coprirà i lavori rappresenta una delle più famose tele del pittore, “L’impero delle luci” (1954), incorniciata da tende trompe l’oeil.

In questo lavoro di riferimento, Magritte fa coabitare alberi, lampioni case, cielo e acqua, in una sorprendente associazione nella quale il cielo diurno sovrasta una scena notturna, creando l’atmosfera onirica propria del pittore.

Quando il museo sarà aperto grazie a schermi incorporati nelle finestre, sarà visibile lo stesso cielo blu con nuvole bianche, tipico di Magritte.

http://www.bruxelles.be/artdet.cfm?id=5428




Edited by birillino8 - 4/6/2009, 21:19
 
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view post Posted on 4/6/2009, 20:27

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Renè Magritte è stato uno dei maestri dell’arte del XX secolo.

Per lui l’arte era la trasposizione su tela del pensiero. Un modo per cogliere “il silenzio del mondo”. Con un passato da illustratore e disegnatore di carta da parati, Magritte insegna a noi comunicatori l’arte di stupire il fruitore/destinario del proprio messaggio. Realtà e immaginazione si fondono senza soluzione di continuità, e soprattutto vengono stravolti i significati e il senso delle cose: accostamenti assurdi, metamorfosi, deformazioni, immagini oniriche. Una miniera di spunti per chi vuole sorprendere.
 
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3 replies since 11/3/2009, 20:28   669 views
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