Carlo Magno

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view post Posted on 4/6/2009, 20:51

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Carlo Magno



Carlo Magno (? 742 - Aquisgrana 814), re dei franchi (771-814), fondatore e imperatore del Sacro romano impero (800-814); estese il suo regno su gran parte dell'Europa continentale e fu il sovrano più potente di tutto il Medioevo.

Il regno

Carlo Magno era figlio di Pipino il Breve e nipote di Carlo Martello, della dinastia dei Carolingi. Nel 751 Pipino detronizzò l'ultimo re dei Merovingi e assunse il titolo di re dei franchi; venne incoronato ufficialmente dal papa Stefano II nel 754. Alla sua morte (768), il regno venne diviso fra i due figli: Carlo Magno ereditò l'Austrasia e parte della Neustria, mentre il fratello Carlomanno ricevette l'Aquitania e la Borgogna. Nel 770 Carlo Magno strinse un'alleanza con i longobardi e sposò Ermengarda, figlia del re Desiderio. L'anno successivo, dopo la morte improvvisa di Carlomanno, incorporò i territori del fratello ai propri. Le relazioni con i longobardi si erano nel frattempo raffreddate; il re franco aveva ripudiato la moglie e Desiderio, in risposta, accolse nel proprio regno la vedova e gli eredi spodestati di Carlomanno.

Nel 772, quando il papa Adriano I chiese aiuto a Carlo Magno contro la minaccia longobarda, questi invase l'Italia, detronizzò Desiderio (774) e assunse il titolo di re dei franchi e dei longobardi. Quindi si recò a Roma, dove si impegnò a mantenere la promessa fatta anni prima dal padre di proteggere i confini del papato. Nel 775, incoraggiato dai primi successi italiani, intraprese una lunga campagna militare per sottomettere e cristianizzare i sassoni; l'impresa durò quasi trent'anni e fu inframmezzata da altre campagne minori.

Nel 778 Carlo Magno diede inizio in Spagna a un conflitto contro gli arabi che, dopo un inizio positivo, si risolse con due pesanti sconfitte per il re, una a Saragozza e l'altra a Roncisvalle, sui Pirenei, dove la sua retroguardia, comandata dal paladino Rolando, subì una terribile imboscata, in seguito raccontata nella Chanson de Roland (vedi Chansons de geste).

Nel 788 il sovrano sottomise la Baviera e fra il 791 e il 796 le sue truppe conquistarono il regno degli avari (corrispondente all'incirca agli odierni stati di Ungheria e Austria).

L'impero

Agli albori del IX secolo, il regno dei franchi si estendeva dal corso dei fiumi Elba e Danubio a est, fino alla Marca hispanica, nella Spagna settentrionale, e comprendeva parte della penisola italiana, fino ai territori della Chiesa. Il giorno di Natale dell'anno 800 Carlo Magno ricevette la corona dalle mani di papa Leone III, che lo consacrò come difensore della cristianità e fondatore di un nuovo impero cristiano. La cerimonia è vividamente descritta da Eginardo, autore di quella Vita di Carlo Magno che costituisce una fonte primaria per ricostruire la biografia del sovrano.

La creazione di un nuovo impero sulle ceneri dell'antico impero romano d'Occidente non poté non suscitare preoccupazione negli imperatori bizantini. L'imperatrice Irene si oppose invano all'incoronazione di Carlo, e quest'ultimo ottenne il riconoscimento formale del proprio titolo solo dopo una guerra combattuta nell'Adriatico (805-806), e la ratifica del trattato di Aquisgrana, in base al quale Carlo Magno restituì all'impero bizantino Venezia, l'Istria e la Dalmazia.

L'impero non ebbe una capitale: la corte era itinerante e seguiva gli spostamenti dell'imperatore che cercava, così facendo, di fondare e armonizzare le strutture politiche e amministrative. Organizzò un sistema di governo centralizzato: divise il regno in circa 250 contee e marche (le regioni di confine), imbrigliando la nobiltà terriera in capillari rapporti di vassallaggio, e redasse i cosiddetti 'capitolari', ordinanze e leggi che regolamentarono in modo unitario i commerci, la giustizia, le questioni religiose e militari, l'istruzione e l'amministrazione dei beni reali. Ordinò inoltre la compilazione di codici di leggi.

Carlo Magno fu un fervente patrocinatore delle arti, della letteratura e della cultura in generale. Ad Aquisgrana fondò la Schola palatina, che presto divenne un importantissimo centro culturale, modello per altre scuole che negli anni successivi sarebbero sorte all'interno di monasteri e cattedrali. Chiamò alla Schola studiosi di tutta Europa, fra i quali il monaco Alcuino di York che dal 781 ne divenne il rettore, lo storiografo Paolo Diacono, il teologo Paolino e il già citato Eginardo.

A partire dal 790, ai confini settentrionali e sulle coste occidentali dell'impero iniziarono a imperversare le incursioni dei vichinghi. L'imperatore cercò di frenarne l'avanzata costituendo postazioni stabili di vigilanza lungo le coste, ma col tempo la minaccia dei temibili popoli del Nord tornò a presentarsi con sempre maggiore frequenza.

Nell'814 Carlo Magno morì, e venne sepolto nella Cattedrale di Aquisgrana; gli succedette l'unico figlio sopravvissuto, Ludovico il Pio, che egli stesso aveva incoronato imperatore nell'813.
 
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