birillino8 |
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| Oda a una maņana del Brasil
Questo č un mattino del Brasile. Vivo dentro un violento diamante, tutta la trasparenza della terra si č materializzata sulla mia fronte, si muove appena la ricamata vegetazione, il rumoroso cinto della selva: ampia č la chiaritā, come una nave del cielo, vittoriosa.
Tutto cresce, alberi, acqua, insetti, giorno. Tutto finisce in foglia. Son convenute tutte le cicale, nate, vissute e morte da quando esiste il mondo, e qui cantano in un solo raduno con voce di miele, di sale, di segheria, di violino in delirio.
Le farfalle ballano rapidamente un ballo rosso nero arancio verde azzurro bianco granata giallo violetto nell'aria, sui fiori, sul nulla, volanti, successive e remote.
Disabitate terre, cristallo verde del mondo, in qualche regione un ampio fiume precipita in piena solitudine, i sauri guardano le acque micidiali, miriadi di esseri lenti schiacciati dalla cieca boscaglia cambiano pianta, acqua, acquitrino, caverna, e l'aria č attraversata da uccelli fiammeggianti.
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